Cliccando sull’icona, si apre una pagina con l’elenco dei rappresentanti istituzionali in municipio di San Giovanni in Fiore. La lista è corredata del rispettivo titolo di studio e della professione esercitata. Varrebbe riprendere un ragionamento tipico della cultura locale: l’assegnazione d’una precisa importanza sulla base del (supposto) valore sociale dell’individuo. Si riaprirebbe, così, il caso Vattimo? Rispondeteci. Federico, Biasi, Vincenzo e Mauro, cominciate voi a scrivere.
Em
Non posso rispondere con precisione alla richiesta, non conoscendo bene le vicende riguardo il prof. Vattimo e l’avventura intrapresa con San Giovanni in Fiore.
Tuttavia, credo che ogni rappresentante istituzionale, per comprendere al meglio il posto ove vive, deve avere una sua funzione sociale. Nel senso che sarebbe molto producente per il territorio stesso una specifica settorializzazione, senza però mai "salire in cattedra". Chi, nel vostro comune, per esempio, si occupa di ambiente è meglio che abbia una determinata specializzazione in materia ambientale ed ecologica, perchè sarebbe più in grado di capire nello specificico determinate problematiche e potrebbe proporre opportune migliorie che possano portare ad uno sviluppo sostenibile del posto. Questo, però, non vuol dire che colui o colei, appunto, debba solo usare nozioni scolastiche ovvero universitarie. Queste, per funzionare, dovrebbero essere corredate da un’ampia esperienza "in loco". Meglio quindi se si è nati nel posto: si possono capire approfonditamente tantissime cose. La sola nozione altrimenti servirebbe a ben poco.
La cosa che tutti i rappresentanti istituzionali dovrebbero fare è rappresentare il popolo: sembra banale, ma quasi mai viene rispettata questa priorità. La gente vuole lavoro, vuole opportunità. Vuole vivere in un ambiente (nel senso lato) che offra qualcosa in più, che si caratterizzi anche per una sola peculiarità. E che tale peculiarità sia conosciuta e valorizzata in primo luogo dai residenti, e poi possibilmente anche all’esterno della realtà antropologica locale in cui è inserita.
Il titolo di studio è quindi importante per la professionalizzazione delle mansioni, ma non è sufficiente da solo per comprendere la società locale se non si è del posto. O per lo meno è più difficile.
Con questo non voglio dire che il prof. Vattimo non sia in grado di rappresentare il "popolo florense", anzi, tutt’altro. La sua ampia esperienza soprattutto filosofica potrebbe apportare migliorie dal punto di vista umano ed umanistico. Però da solo non sarebbe sufficiente, anche perchè, pur essendo in grado di comprendere molto la realtà di San Giovanni in Fiore, di certo potrebbe avere difficoltà a capire ogni singolo problema settoriale e specifico della vostra cittadina. Avrà bisogno al suo fianco di gente esperta, qualificata e del posto. E, soprattutto, dovrà farsi rappresentante della "Voce della gente" verso le sedi e le persone opportune. Compito, questo, difficile e delicato, spesso messo da parte da problematiche economiche e di mentalità a volte non congrue all’epoca in cui viviamo.
Cordialmente. Mauro Diana.
Caro Mauro, io non penso che la politica, nel suo significato più intimo, assuma quel simbolismo soggettivo che tu descrivi. La questione politica del nostro paese và molto al di là delle capacità personali. Il voto, qui, non si scollega dalle logiche partitiche di appartenenza. Le scelte non derivano da ragionamenti meramente politici. Personalmente credo che Vattimo non sia adeguato ad amministrare una società civile così debole e poco dinamica come la nostra. San Giovanni in Fiore ha bisogno di una amministrazione, e quindi di un sindaco, che posseggano una visione ben definita di SGF e che abbiano, come ben dici, delle competenze, delle competenze manageriali innanzitutto, per realizzarla. Vattimo ha senz’altro grandi capacità di dialogo e di mediazione; capacità sprecate in un paese, come il nostro, dove la molteplicità di individui che hanno l’occasione di affacciarsi sulla scena politica ed economica del paese è molto scarsa.
Saluti cordiali a te e al Direttore. Biasi
Caro Biagio,
forse hai ragione. Infatti ho specificato fin dall’inizio di non conoscere le vicende personali e, più interessante, politiche del prof. Vattimo riguardo la vostra cittadina. Non ho alcuna idea a tal proposito. Certo che, un filosofo, che nel contempo è anche giornalista e luminare dell’università, forse non ha quelle capacità manageriali che dici. Per questo ho detto che, da solo, il prof. Vattimo non riuscirebbe a "reggere" una legislatura. Come gli ecomusei, i musei del territorio, sono inseriti nel territorio perchè nati dal territorio stesso, forse il vostro paese ha bisogno sia di competenze prettamente manageriali per quanto riguarda la sfera socioeconomica, e di competenze meramente umane ed umanistiche come quelle possedute da Vattimo. Umane perchè riguardano le persone (voi, gli abitanti), umanistiche per i valori che la società florense può esprimere se indirizzata politicamente su un binario che non sia morto.
Però, ti ripeto, non conosco le problematiche del vostro paese. Forse sono comuni a quelle di tanti altri, forse anche di Castrovillari, o forse sono completamente diverse. Forse il vostro paese risente dell’attrazione turistica che ha, per esempio, Camigliatello. Ma, ripeto ancora, non ne so molto, devo dire la verità.
Il mio era solo un ragionamento "per sentito dire" e puramente generale, solo intuizioni e supposizioni. Spero, però, che la città di Gioacchino riesca a risollevarsi, grazie all’ausilio di persone capaci, da determinate situazioni che di certo non giovano nè all’immagine stessa della città, nè tantomeno a quella dei suoi abitanti.
Sempre cordialmente, ti saluto.
Mauro Diana.