Tradimento strutturale della fiducia. Vedi alla voce: "Abate" (Voltaire, "Dizionario filosofico"). Motto dell’Illuminismo: "Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!" (Kant).

ITALIA. VATICANO. Restaurato il "Portone di Bronzo" (del 1600) di un Palazzo "Costantiniano" in avanzato stato di degrado. Sospeso il monsignore, padre Tommaso Stenico, capo ufficio della Congregazione per il Clero, per le sue dichiarazioni a "Exit" - a cura di pfls

domenica 14 ottobre 2007.
 
[...] "Non posso smentire il fatto", ha spiegato padre Lombardi. "I superiori - ha aggiunto - stanno trattando la situazione con la dovuta riservatezza e con il dovuto rispetto per la persona interessata, anche se questa persona ha sbagliato". Le autorità vaticane - ha proseguito - "devono intervenire con la decisione e la severità richieste da un comportamento non compatibile con il servizio sacerdotale e con la missione della Santa Sede". Padre Lombardi ha riferito che il monsignore é stato sospeso immediatamente dal suo incarico di Curia, ma ha detto di non sapere se e quando verranno presi contro di lui altri provvedimenti. "La faccenda - ha ribadito - è trattata con la massima riservatezza" [...]

-  Riconosciuto attraverso le riprese della trasmissione Exit
-  Prese parte, coperto dall’anonimato, alla prima puntata

-  Confessa in tv di essere gay
-  il Vaticano sospende alto prelato

Accusato di aver fatto entrare la troupe è stato anche denunciato alle autorità

di ORAZIO LA ROCCA *

CITTA’ DEL VATICANO - Scandalo all’ombra di S. Pietro. Le autorità vaticane tre giorni fa hanno sospeso dall’incarico e sottoposto a procedimento disciplinare un monsignore capoufficio di uno dei più importanti dicasteri pontifici, la Congregazione per il Clero, il "ministero" pontificio retto dal cardinal-prefetto Claudio Hummes, brasiliano, che sovrintende, tra l’altro, alla gestione degli oltre 400 mila sacerdoti presenti in tutte le diocesi del mondo e alla formazione religiosa di seminaristi e catechisti.

Motivo: l’alto prelato - un monsignore di circa 60 anni ben portati, titolare di rubriche giornalistiche su siti attenti alla vita della Chiesa e del Vaticano, tra i volti più noti dell’emittente cattolica Telepace dove per anni ha curato rubriche a carattere religioso - avrebbe preso parte, anonimamente, alla discussa prima puntata di Exit presentata da Ilaria D’Amico e andata in onda il primo ottobre scorso sull’emittente La7, che tra i reportage trasmessi ha presentato anche una inchiesta sull’omosessualità dei preti nella Chiesa cattolica.

Nel servizio, quattro persone che si presentavano come sacerdoti, ripresi con volti e voci contraffatte con alle spalle edifici religiosi con flash puntati pure sullo sfondo di piazza San Pietro, avevano confessato le loro preferenze sessuali, ammettendo senza troppi giri di parole di essere gay.

Uno dei quattro intervistati, stando a quanto hanno verificato i vertici della Congregazione per il Clero, sarebbe uno dei monsignori che ricopre la carica di capo ufficio nello stesso dicastero. Un alto prelato fino a pochi giorni fa in "ascesa" nell’establishment vaticano, perché titolare di altri due importanti incarichi, alla Commissione speciale per la trattazione delle cause di dispensa dei sacerdoti e alla Peregrinatio Ad Petri Sedem, l’organismo responsabile dei pellegrinaggi in arrivo in Vaticano, nell’ambito del quale operava nella Consulta pastorale.

Nell’intervista concessa ad Exit si vede che il monsignore fa accomodare spontaneamente nel suo ufficio il suo interlocutore al quale rivela con molta naturalezza la sua omosessualità, spiegando persino di "non sentirsi in peccato", ma di doverlo fare di nascosto per non essere richiamato dai superiori vista l’attuale ferma opposizione della dottrina cattolica in materia di celibato sacerdotale ed omosessualità.

Quasi un guanto di sfida sul piano della pastorale sociosessuale lanciato alle autorità pontificie dall’interno del Vaticano, nella convinzione di poter parlare liberamente perché protetto dall’anonimato. Ma non tutto - a quanto sembra - è andato per il verso giusto, perché subito dopo la messa in onda del servizio in Vaticano qualcuno ha riconosciuto la stanza dell’incauto sacerdote trasformata in improvvisato set per registrare l’intervista, e dove si sospetta possa essere avvenuto anche qualche "episodio" a luci rosse.

Riconosciuti nel filmato pure l’ascensore di accesso alla Congregazione del Clero e la porta di ingresso del dicastero, ripresi dalle telecamere mentre il prelato fa accomodare l’intervistatore. Dopo una più attenta verifica del servizio ed una veloce inchiesta interna, facilitata anche dal fatto che l’unico a tenere la chiave dell’ufficio era il capo ufficio incriminato, il monsignore è stato immediatamente sospeso dall’incarico e denunciato alle autorità giudiziarie pontificie che hanno subito aperto un fascicolo a suo carico.

Da tre giorni la porta dell’ufficio è chiusa a chiave, nessuno vi può entrare, il telefono squilla a vuoto, sia quello del posto di lavoro del monsignore che quello di casa. Non si sa se dopo la sospensione si arriverà al licenziamento, eventualità che dovrà essere presa in considerazione dal tribunale pontificio dopo un dibattimento previsto dalle leggi vaticane. Da qualche giorno, però, dell’alto prelato si sono perse le tracce.

* la Repubblica, 13 ottobre 2007.

* VIDEO (da YouTube): INCHIESTA DI EXIT. LA La7, Chiesa e omosessualità (13 ottobre 2007)


ANSA» 2007-10-13 10:46

SI DICHIARA GAY IN TV, MONSIGNORE SOSPESO

CITTA’ DEL VATICANO - Il Vaticano ha confermato di aver sospeso dalle sue funzioni un monsignore di Curia che aveva confessato di essere un gay attivo, sotto anonimato e con il viso oscurato. Il presule è stato riconosciuto e allontanato immediatamente dal suo incarico. Su lui, la Santa Sede ha aperto un procedimento. A confermare sostanzialmente la notizia, anticipata oggi da ’Repubblica ’, è intervenuto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

"Non posso smentire il fatto", ha spiegato padre Lombardi. "I superiori - ha aggiunto - stanno trattando la situazione con la dovuta riservatezza e con il dovuto rispetto per la persona interessata, anche se questa persona ha sbagliato". Le autorità vaticane - ha proseguito - "devono intervenire con la decisione e la severità richieste da un comportamento non compatibile con il servizio sacerdotale e con la missione della Santa Sede". Padre Lombardi ha riferito che il monsignore é stato sospeso immediatamente dal suo incarico di Curia, ma ha detto di non sapere se e quando verranno presi contro di lui altri provvedimenti. "La faccenda - ha ribadito - è trattata con la massima riservatezza".



Vaticano

«La mia casa è aperta a tutti»: Il Papa benedice il restaurato «Portone di Bronzo» del ’600 (Avvenire, 13.10.2007).

« E sprimo di cuore l’auspicio che quanti entrano per il Portone di Bronzo possano sentirsi sin dal loro ingresso accolti dall’abbraccio del Papa. La casa del Papa è aperta a tutti». Con queste parole Benedetto XVI si è rivolto a quanti hanno partecipato - alle 12 di ieri - all’inaugurazione del Portone di Bronzo, la storica porta d’ingresso del Palazzo apostolico e della «casa del Papa», a conclusione dei restauri del colossale manufatto, durati «due anni di paziente e ingegnoso lavoro», ha affermato Ratzinger. La cerimonia di benedizione e inaugurazione è un evento «significativo per la funzione che questo singolare Portone svolge e per i secoli di storia ecclesiale che esso ha visto scorrere», ha commentato il Papa prima di ripercorrere la storia del Portone.

Realizzato da Giovanni Battista Soria e Orazio Censore durante il pontificato di Paolo V, nel 1663 - dopo il colossale intervento architettonico dovuto a Gian Lorenzo Bernini - fu spostato nell’odierna posizione, sulla soglia tra il Colonnato di piazza San Pietro e il Braccio di Costantino. «Usurato dal tempo, si pensò di restaurarlo in occasione del Grande Giubileo del 2000, ma questa operazione di radicale ripristino si è resa possibile solo qualche anno dopo - ha detto il Papa -. Il Portone è stato così smontato e non solo accuratamente ricondotto alla sua bellezza originaria secondo i metodi e le tecniche più moderni, bensì anche consolidato con un’anima di acciaio. Ed ora ha ripreso il suo posto e la sua funzione, sotto il bel mosaico raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo. Proprio perché segna l’accesso alla Casa di colui che il Signore ha chiamato a guidare come Padre e Pastore l’intero Popolo di Dio - ha aggiunto - questo Portone assume un valore simbolico e spirituale. Lo varcano coloro che vengono per incontrare il Successore di Pietro. Vi transitano pellegrini e visitatori diretti nei vari Uffici del Palazzo apostolico. Esprimo di cuore l’auspicio che quanti entrano per il Portone di Bronzo possano sentirsi sin dal loro ingresso accolti dall’abbraccio del Papa. La Casa del Papa è aperta a tutti». Infine il grazie ai Servizi tecnici del Governatorato e ai laboratori di restauro dei Musei Vaticani - che hanno diretto e realizzato i lavori -, all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e al Credito Artigiano per il sostegno finanziario.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

MEMORIA DI FRANCESCO D’ASSISI: "VA RIPARA LA MIA CASA".

"Deus caritas est": la verità recintata!!!

IL VAN GELO DI RATZINGER E’ IL VANGELO DELL’IMPERATORE COSTANTINO

SULLA VIA DELLA VERITA’, NON DELLA MENZOGNA!!!

DOPO WOJTYLA, LA CHIESA SULLA STRADA ... DELLE "TRE SCIMMIETTE".

LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO.

OMOSESSUALI, GAY, E VATICANO

Buona-notizia: Eu-angelo. Don Sante Sguotti ... e la risposta "faraonica": "Lasci la chiesa il più presto possibile"!!!


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