LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E IL GIOCO SPORCO DEI MENTITORI ISTITUZIONALI ....

IL MOVIMENTO DEL MONDO DELLA SCUOLA E LA "RICETTA DEMOCRATICA" DI COSSIGA. Una nota di Matteo Bartocci - e una petizione per un appello al Presidente Napolitano.

Di «cattivi maestri» Berlusconi e i suoi non hanno bisogno. Fanno tutto da soli. E Genova insegna.
domenica 26 ottobre 2008.
 

[...] Da bravo ex ministro dell’Interno, Francesco Cossiga consegna questa «ricetta democratica» (parole sue) al successore Roberto Maroni. «Deve fare proprio come ho fatto io negli anni ’70», insiste il senatore a vita in un’intervista rilasciata giovedì al Quotidiano nazionale. Sarebbe un errore scambiare le parole del Cossiga di oggi per una pazza nostalgia del «Kossiga» di allora. O indignarsi per il senno fuggito di un senatore a vita. Perché l’ex ministro dell’Interno ha detto esattamente la verità. E spesso il più grande rimpianto di un folle genio è quello di indicare il vero senza essere creduto. «Cassandra, vaticini di un poeta incompreso», si chiama, non a caso, l’ultima fatica letteraria dell’ex picconatore [...]

-  COSTITUZIONE ED EDUCAZIONE CIVICA. LA LEZIONE DI GAETANO FILANGIERI, IL PARTITO DI "FORZA ITALIA" E IL COLPO DI STATO DI SILVIO BERLUSCONI.


Le verità di Cossiga su Kossiga

di Matteo Bartocci (il manifesto, 25.10.2008)

Infiltratevi nel movimento, sfasciate un paio di macchine e vetrine, fateli sfogare per dieci giorni giorni e poi massacrateli senza pietà, soprattutto i professori universitari e le maestre più giovani. Niente arresti, niente magistrati, «bisogna spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio, perché dalle università il terrorismo tornerà a insanguinare il paese».

Da bravo ex ministro dell’Interno, Francesco Cossiga consegna questa «ricetta democratica» (parole sue) al successore Roberto Maroni. «Deve fare proprio come ho fatto io negli anni ’70», insiste il senatore a vita in un’intervista rilasciata giovedì al Quotidiano nazionale. Sarebbe un errore scambiare le parole del Cossiga di oggi per una pazza nostalgia del «Kossiga» di allora. O indignarsi per il senno fuggito di un senatore a vita. Perché l’ex ministro dell’Interno ha detto esattamente la verità. E spesso il più grande rimpianto di un folle genio è quello di indicare il vero senza essere creduto. «Cassandra, vaticini di un poeta incompreso», si chiama, non a caso, l’ultima fatica letteraria dell’ex picconatore.

Infiltrare, massacrare, ingannare e deviare le indagini senza andare tanto per il sottile è quello che ha fatto lo stato italiano alla fine degli anni ’70. Con i blindati che sfondano i cancelli della Sapienza dopo la «cacciata di Lama» e le mitragliatrici a Bologna il giorno della morte di Francesco Lo Russo.

E’ un peccato che, come sempre, lo stesso Cossiga dopo aver «confessato» si affretti ora a correggere il tiro con una lettera volutamente paradossale pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi. Un tentativo di dire e non dire ben rodato nel corso del tempo. Il 2008 del resto è stato un anno d’oro per l’esternatore per antonomasia. Dal 1 gennaio a oggi ha rilasciato ben 47 interviste, più di una a settimana.

E va bene che sono passati trent’anni dall’omicidio di Aldo Moro e il presidente emerito ha appena compiuto 80 anni, ma in pochi mesi le sue parole stampate su carta hanno portato alla riapertura del caso Ustica e potrebbero, come chiedono ora Rifondazione e i radicali, portare perfino a riaprire il dossier sul misterioso assassinio di Giorgiana Masi, uccisa a Roma da un proiettile vagante il 12 maggio 1977 durante un corteo radicale in ricordo della vittoria al referendum sul divorzio indetta nonostante l’assoluto divieto di manifestare allora in vigore a Roma. Quel giorno in strada c’erano migliaia di poliziotti e carabinieri affiancati da agenti in borghese. Scoppiano incidenti gravissimi. Due ragazze vengono colpite da proiettili sparati da Ponte Garibaldi. Elena Ascione rimane ferita a una gamba mentre Giorgiana Masi morirà durante il trasporto in ospedale.

Il problema è che a forza di ricordare i tempi andati qualcuno dalla memoria corta poi finisce per crederci davvero. Come fa il ministro della Difesa Ignazio La Russa e mezzo governo. Di «cattivi maestri» Berlusconi e i suoi non hanno bisogno. Fanno tutto da soli. E Genova insegna.


-  APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO
-  PER FARE CHIAREZZA
-  SULLE RECENTI DICHIARAZIONI
-  DEL SEN. COSSIGA

-  PER PRENDERE

-  VISIONE DELLA PETIZIONE

-  (cliccare sul rosso ->):

http://firmiamo.it/appelloalpresidentenapolitanodichiarazionicossiga



Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  COSTITUZIONE ED EDUCAZIONE CIVICA. LA LEZIONE DI GAETANO FILANGIERI, IL PARTITO DI "FORZA ITALIA" E IL COLPO DI STATO DI SILVIO BERLUSCONI.

-  LE DOMANDE DELLA SCUOLA E LE RISPOSTE DEL PRESIDENTE DEL PARTITO DI "Forza Italia" - E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’ITALIA!!!
-  LA LEZIONE DEGLI STUDENTI DELL’ITALIA INTERA: "IO NON HO PAURA".
-  Note e commenti di Beppe Sebaste, Curzio Maltese, e Cristina Di Geronimo


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