DANNI PER MILIONI DI EURO
Alluvione a Istanbul, decine di morti
Oltre 30 vittime, Turchia sotto choc *
Una cosa così la Turchia non l’aveva mai vista. In poche ore sulla Tracia, la regione europea della Turchia e su Istanbul si sono riversati tanti millimetri di acqua quanti se ne vedono in 4-5 mesi. Il bilancio, non ancora definitivo, parla di 31 morti, 24 a Istanbul e 7 in Tracia ieri. Fonti vicine alla prefettura hanno reso noto che ci sono otto persone ancora disperse.
Il servizio meteorologico nazionale aveva messo in guardia da giorni sulla possibilità di precipitazioni abbondanti, ma quello che è successo è andato al di là di qualsiasi immaginazione.
I quartieri più colpiti sono stati Halkali e Ikitelli, entrambi vicini all’aeroporto. Una delle strade a scorrimento veloce della città è rimasta sommersa per ore, tanto che anche domani non sarà ancora transitabile. Un guaio anche economico perché a Ikitelli hanno sede molte aziende fra le più importanti della Turchia e anche la sede di numerosi quotidiani.
Già dalle prime luci dell’alba le emittenti hanno cominciato a trasmettere scene della catastrofe. I danni si contano in milioni di euro e alcune istituzioni, come la Prefettura di Istanbul hanno già reso noto il loro contributo per quello che potrebbe essere un intervento più lungo e costoso del previsto. Una parte della città è letteralmente in ginocchio.
I soccorsi sono stati tempestivi ed efficaci, coordinati dall’esercito. Decine di persone sono state tratte in salvo grazie all’utilizzo di mezzi speciali ed elicotteri.
Decine di persone sono state tratte in salvo grazie all’utilizzo di mezzi speciali ed elicotteri. Per loro sono stati allestiti centri di accoglienza mobili, dove possono ricevere una coperta e un pasto caldo.
Non mancano le polemiche. Esperti interpellati dai media hanno detto che se la città ha reagito così male è colpa dell’urbanizzazione sfrenata subita da questa parte della città negli ultimi 20 anni.
La città è nel caos e l’incubo per la Turchia non è ancora finito. Dopo i 28 morti in due giorni a causa dell’alluvione a Istanbul e in Tracia adesso è scattato l’allarme anche in altre 14 regioni. Lo dice il quotidiano Hurriyet citando il servizio meteorologico nazionale. Fino a sabato potrebbero verificarsi nuovamente precipitazioni molto violente e le temperature si abbasseranno in modo considerevole.
Lo stato l’allerta è stato dichiarato nella fascia del Mar di Marmara e nella prima parte della costa del Mar Nero e riguarda le regioni: Istanbul, Yalova, Kocaeli, Sakarya, Tekirdag, Balikesir, Kirklareli, Bursa e Bilecik, per la fascia del Mar di Marmara e Bolu, Duzce, Karabuk, Zonguldak, Bartin per la zona del Mar Nero.
* La Stampa, 9/9/2009 (18:52)
TURCHIA
Violento terremoto a Sud-Est del Paese
Sindaco di Van: "Morte e distruzione"
Scossa di magnitudo 7.3 nella provincia orientale con capoluogo Van, 380mila abitanti, dove si sta recando il premier Erdogan. Una prima stima parla di 500-1000 vittime. Appello del sindaco di Van: "Ci sono molti morti, abbiamo bisogno di medici e aiuti". Israele offre il suo aiuto ad Ankara
ANKARA - Un forte terremoto è stato registrato oggi in una provincia orientale turca con capoluogo nella città di Van, 380mila abitanti, vicina al confine con l’Iran. Si teme un drammatico bilancio: senza fornire cifre, l’Ufficio del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il terremoto ha causato vittime e danni. Una prima stima è arrivata dall’istituto di sismologia Kandill di Istanbul: le vittime sarebbero tra 500 e mille. Mezzi dell’esercito e della mezzaluna rossa sono in marcia verso l’area colpita, dove si sta recando anche il premier Erdogan. Attraverso il consolato di Smirne, l’ambasciata italiana ad Ankara si è accertata delle condizioni dell’unica famiglia di nostri connazionali residente a Van: sta bene. Israele, in crisi diplomatica con la Turchia, offre ad Ankara il suo aiuto umanitario.
Il terremoto è avvenuto alle 13:41 locali (le 12:41 italiane) ed è stato avvertito fra l’altro a Diyarbakir, Sirnak, Siirt, Batman e Mardin. Secondo l’osservatorio turco Kandill, il sisma ha raggiunto i 6.6 Gradi della scala Richter, ma l’istituto geologico americano (Usgs) ha registrato una scossa di magnitudo ancora maggiore: 7.3, con profondità di 7,2 chilometri, epicentro a 19 chilometri a nord-est di Van. Qualche ora dopo, l’istituto turco rettifica il primo dato, confermando la magnitudo registrata dagli americani.
La Cnn ha dato la notizia che il premier Erdogan si sta recando a Van assieme al ministro della Sanità. Il sindaco del capoluogo, Bekir Kaya, parla di "molto morti. Parecchi edifici sono crollati, c’è tanta distruzione - ha riferito alla televisione turca Ntv -. Abbiamo urgente bisogno di aiuto, di medici". La televisione rende chiaramente la misura del dramma: edifici di più piani crollati, gente che scava con le mani o invoca aiuto sbracciandosi in una lotta contro il tempo per cercare di tirare fuori dalle macerie le persone intrappolate.
In un’intervista all’emittente locale Ntv, anche il sindaco del distretto di Ercis, Zulfikar Arapoglu, ha detto che ci sono "molti morti e feriti" e ha chiesto aiuti immediati. Secondo l’agenzia Cihan, nel distretto avrebbero perso la vita una trentina di persone. La mezzaluna rossa fa sapere che un suo team in zona sta cercando di estrarre vivi i residenti di una casa per studenti e che sono in arrivo tende, coperte e cibo per gli sfollati della regione.
Il vicepremier turco Besir Atalay ha riferito che il sisma nell’est della Turchia ha abbattuto circa dieci edifici a Van e tra i 25 e i 30 nel vicino distretto di Ercis. Lo riferisce la Cnn turca. La televisione mostra immagini di Van in cui si vedono molti edifici completamente crollati con gente che scava tra i detriti. Anche la rete telefonica è seriamente danneggiata, l’aeroporto invece è aperto e attivo.
Secondo l’agenzia Anadolu, nella provincia di Van si susseguono le scosse di assestamento. Una in particolare, ancora con epicentro a 19 chilometri a nord-est di Van, ha raggiunto magnitudo 5,6, secondo l’Usgs. Le scosse sono state avvertite anche nelle province limitrofe, creando forte panico nella popolazione e scatenando la fuga in massa dalle abitazioni.
Le conseguenze del terremoto potrebbero essere davvero disastrose in un paese come la Turchia, dove molte case sono state edificate non nel pieno rispetto delle norme, è il commento dei sismologi citati dalle televisioni. La Turchia è un paese notoriamente a rischio terremoto. Nei mesi di agosto e novembre del 1999, due forti scosse provocarono la morte di circa 20mila persone.
Di fronte alla tragedia, anche Israele offre il suo aiuto umanitario alla Turchia, sebbene le relazioni diplomatiche tra i due paesi siano congelate. In assenza di rappresentanza diplomatica ad Ankara, è stato il ministro della Difesa di Tel Aviv, Ehud Barack, a presentare l’offerta di aiuto attraverso un comunicato. Recentemente la Turchia ha espulso l’ambasciatore di Israele e ha congelato le relazioni militari con Tel Aviv per protesta contro il rifiuto israeliano di scusarsi per le vittime causate nel 2010 dal blitz delle teste di cuoio israeliane su un battello turco della Freedom Flotilla che cercava di forzare il blocco navale per portare aiuti a Gaza.
* la Repubblica, 23 ottobre 2011