Si racconta in giro di averlo visto (l’ex Direttore), errante, in uno sconosciuto villaggio palestinese, vicino a Betlemme, sfidare, con armi improbabili, i mastodontici e roboanti carri armati israeliani. Si racconta che Morrone, fra tutti quegli edifici martoriati, abbia anche scovato un teatro, l’INAD, frequentato da molti bambini dei villaggi vicini e di qualche campo profughi, e che ne sia diventato il Direttore !Nonostante tutto, nonostante i bombardamenti, nonostante le confische, nonostante i checkpoints, nonostante la morte di parenti e amici, anche in quel lembo di terra, come a San Giovanni in Fiore, si continua a sperare che le cose cambino.
L’ex-Direttore, si racconta in giro, ha trovato un modo elegante e discreto per sparire (vedi vaso di fiori e "gatto certosino"), per far perdere le proprie tracce. Ora preferisce spostarsi usando anche asino e carretto e tornare, imitando il popolo palestinese, al medioevo, pur di non piegarsi !!
Da in-vasa-to com’è, la sua più grande ambizione sarà forse quella di diventare un mito, una leggenda. Gli avranno spiegato che INAD in arabo significa TESTARDO, che INAD è una metafora, quella delle persone come lui, che non abbassano la testa, che non si arredono mai, che costruiscono reti invisibili di solidarietà e di rapporti autentici che nessuna granata, nessuna mitragliatrice, nessun missile potranno distruggere...