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MOLTI ... e UmaNITA’

"PARENTS’CIRCLE": UNA RIFLESSIONE DI ENRICO PEYRETTI SU UNA PRATICA PREZIOSA, capace di rendere il dolore sapiente e aprire la strada al dialogo e alla co-operazione, e che sollecita a una più profonda comprensione della famosa ’lezione’ di MELCHISEDECH (la novella dei TRE ANELLI di Boccaccio e Lessing) e della idea stessa di famiglia e di democrazia.

lunedì 24 luglio 2006 di Federico La Sala

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> "PARENTS’CIRCLE": UNA RIFLESSIONE DI ENRICO PEYRETTI SU UNA PRATICA PREZIOSA, capace di rendere il dolore sapiente e aprire la strada al dialogo e alla co-operazione, e che sollecita a una più profonda comprensione della famosa ’lezione’ di MELCHISEDECH (la novella dei TRE ANELLI di Boccaccio e Lessing) e della idea stessa di famiglia e di democrazia.

giovedì 25 ottobre 2007
Sono una studentessa della provincia di Pisa, precisamente di Pontedera..questa mattina abbiamo avuto un incontro con 2 rappresentanti dell associazione sopra descritta. Sono rimasta molto colpita,e posso ammettere che queste iniziative aiutano a sensibilizzare noi giovani che spesso ci disiinteressiamo a certi argomenti soprattutto perchè li sentiamo lontani da noi e dalla nostrà realtà e quindi tendiamo a non informarci accantonando quel poco che sappiamo e cascando nel’errore che tutti commettono cioè di ignorare e dimenticare anche noi LE GUERRE DIMENTICATE..le guerre che causano morti,dolore,e tutto da ormai mezzo secolo senza alcun miglioramento..ed è per questo che questa associazione appare come un raggio di luce e ci aiuta ad avere razioni concrete perchè sentire parlare un uomo che ti racconta dell’uccisione di due suoi fratelli a causa del conflitto e guardarlo ngli occhi ti provoca sempre una reazione, leggere nei suoi occhi il dolore che si è trasformato in coraggio, in speranza per un futuro diverso,per la volontà di dire stop alla violenza e di dare avvio a una nuova forma di protesta.. una pace è possibile perchè sono tanti che la desiderano,e allora cosa fare per dare il nostro contributo? dobbiamo contribuire al dialogo,intervenire, informarsi, e soprattutto interessarsi!!perchè nn è storia lontana, ma è storia del nostro presente e un giorno se succedrà qualcosa di positivo potremmo dire di aver partecipato e contribuito anche noi alla costruzione della pace perchè ci abbiamo creduto e sperato insieme a chi la guerra l’ha vissuta in prima persona, persone alle quali la guerra ha portato via figli,fratelli e chi altro...svegliamoci e nn restiamo chiusi nel nostro piccolo paese,apriamo nuovi orizzonti..e’POSSIBILE !

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