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COSMOLOGIA E ANTROPOLOGIA. De-sideri ... radici co(s)miche

La notte delle stelle cadenti. Iniziative in tutta ITALIA - a cura di Federico La Sala

giovedì 10 agosto 2006 di Federico La Sala
[...] Calabria. Il saluto alle "lacrime di san Lorenzo" avverrà a Schiavonea di Corigliano, nell’azienda agricola Piana di Sibari, in provincia di Cosenza, con una degustazione di prodotti tipici insieme a vini della cantina e a una visita al Museo Agricolo allestito per l’occasione. Nell’azienda agricola Cerando, a Strongoli Marina, in provincia di Crotone, la degustazione si svolgerà, invece, su una collinetta a breve distanza dal mare. Nella piazzetta San Domenico ed al Teatro Umebrto (...)

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> La notte delle stelle cadenti. Iniziative in tutta ITALIA ... dal 19 al 22 agosto 2007, Bassano in Teverina (Viterbo)

giovedì 9 agosto 2007

STELLE CADENTI

Tra pochi giorni le «lacrime di San Lorenzo» saranno particolarmente visibili grazie al sorgere della luna nuova

Così la cometa dà spettacolo

La data canonica dove il fenomeno si mostrava a occhio nudo un tempo era il 10 agosto. In realtà non di stelle si tratta ma di polveri di corpi celesti. Dalla coda di Swift-Tuttle, la cui orbita incrocerà quella della terra fra più di un secolo, al pianeta Marte: ecco che cosa sarà possibile osservare

di Franco Gabici (Avvenire, 09.08.2007)

Le "stelle cadenti" di agosto offriranno quest’anno uno spettacolo da non perdere perché, a differenza dell’anno scorso, non ci sarà la luce della Luna a disturbare l’osservazione. Il 12 agosto, infatti, la Luna sarà "nuova" e proprio a partire da questa data si potrà osservare il fenomeno, che ormai è diventato un appuntamento tradizionale dell’estate. Queste famosissime meteore estive, immortalate da Giovanni Pascoli nella poesia «X agosto» («Dieci agosto, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade») sono chiamate "lacrime di San Lorenzo" perché anni fa il "massimo" del fenomeno si verificava il 10 agosto, giorno di San Lorenzo.

Dai tempi di Pascoli ad oggi, però, il "picco" del fenomeno si è spostato di due giorni in avanti, ma ciò nonostante la gente si mette alla ricerca delle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo e, a dispetto di tutte le spiegazioni che ogni anno gli astronomi danno in pasto al grande pubblico, si continua a chiedere come mai le stelle cadano solamente in agosto e soprattutto chiede in quale punto della volta celeste si debba puntare lo sguardo per poter seguire meglio il fenomeno.

Innanzitutto le stelle non "cadono" solamente in agosto, ma il fenomeno è distribuito per tutto l’arco dell’anno e inoltre va sottolineato che non si tratta di stelle, ma di piccolissime particelle che entrano dentro alla nostra atmosfera a grandi velocità. Il meccanismo che causa il fenomeno è molto semplice. La Terra, durante il suo movimento di rivoluzione attorno al Sole, incrocia periodicamente le orbite di alcune comete e attraversare l’orbita di una cometa significa attraversare una zona di cielo particolarmente ricca di gas e di polveri. E sono proprio questi materiali che entrando nell’atmosfera terrestre a grande velocità (circa 200 mila Km/h) danno origine al fenomeno. Nel caso delle stelle cadenti di agosto la Terra attraversa l’orbita della Swift-Tuttle, una cometa che passa all’incirca ogni 130 anni. L’ultimo passaggio risale al 1992 e quell’anno le "lacrime di San Lorenzo" furono particolarmente spettacolari perché l’orbita della cometa fu arricchita dei gas e delle polveri che sono i costituenti della caratteristica "coda".

Il "massimo" del fenomeno si verifica intorno alle 4 del mattino di lunedì 13 agosto, ma si consiglia di dare un’occhiata fra le 21 e le 22 del 12 perché a quell’ora sorgerà all’orizzonte, in direzione nord-est, la costellazione di Perseo all’interno della quale si trova il "radiante", vale a dire il punto dal quale, per un effetto di prospettiva, sembrano provenire tutte le meteore luminose. Le stelle cadenti d’agosto, infatti, sono chiamate "Perseidi". Nello spazio di quell’ora sarà possibile osservare le cosiddette meteore "sfiora-terra", poco frequenti ma molto spettacolari, essendo molto lente e molto luminose. Chi riuscirà a vederle nel basso orizzonte verso nord-est potrà ritenersi fortunato e conserverà il ricordo di una osservazione straordinaria.

Ed ora mettete in agenda la data del 2126 perché fra 134 anni la cometa che dà origine alle "stelle cadenti" d’agosto ricomparirà nei nostri cieli e la sua apparizione, secondo le previsioni degli astronomi, dovrebbe essere accompagnata da qualche apprensione. Sembra, infatti, che la Swift-Tuttle sarà in rotta di collisione con la Terra e pertanto ci potrebbe scappare un bel "patatrac" simile a quello che accadde una sessantina di milioni di anni fa con la conseguente estinzione dei dinosauri. Sicuramente trasferiremo il testimone della preoccupazione alle generazioni future e i nostri posteri, ammesso che ce ne saranno ancora, avranno tutto il tempo per far fronte al disastro. In che modo? Non certo distruggendo la cometa, ma facendo esplodere nelle sue vicinanze qualche testata nucleare per far deviare il suo cammino.

La Swift-Tuttle ha un diametro di appena 8 Km e dunque sarà facilmente "deviabile". Ma non crucciamoci con questi pensieri e godiamoci invece lo spettacolo delle Perseidi. La miglior vi sione resta sempre quella a occhio nudo. In condizioni di cielo buio le previsioni indicano decine di meteore all’ora e durante il "massimo" anche una al minuto. Infine, a completare lo spettacolo ci sarà il pianeta Marte, che si trova nella costellazione del Toro sotto Perseo. La sua luce rossastra è inconfondibile e sarà uno spettacolo nello spettacolo. Attualmente Marte sta avvicinandosi alla Terra e sfruttando questa particolare situazione giorni fa è stata lanciata dalla Nasa la sonda Phoenix Mars Lander che alla fine di maggio del 2008 scenderà sulla calotta polare nord del pianeta alla ricerca di tracce di vita.


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