IL CIELO
Pioggia di stelle. Ultimo avviso ai devoti di San Lorenzo
Vince sant’Ippolito
di PIERO BIANUCCI (La Stampa, 6/8/2007)
Mentre la sonda americana Phoenix inzia il suo viaggio verso Marte e la Nasa ci racconta per l’ennesima volta che sta andando alla ricerca della vita su quel pianeta, si avvicina la notte della pioggia di stelle cadenti, cioè delle meteore Perseidi. Dopo le anticipazioni della settimana scorsa, ecco l’ultimo avviso ai naviganti del cielo.
La regione della volta celeste da tenere sotto controllo è soprattutto quella di nord-est, dove, a notte fatta, si leva la costellazione di Perseo. E di lì che lo sciame sembra irradiarsi, come se le meteore uscissero da un punto e si allargassero tutt’intorno. Un effetto simile possiamo osservarlo quando viaggiamo in auto durante una nevicata e pare che i fiocchi si precipitino verso di noi da una zona ristretta che si trova davanti alla vettura e che si estende poi all’intero parabrezza.
I devoti di San Lorenzo si scordino il 10 agosto. Quest’anno il massimo dell’attività delle Perseidi, cioè fino a due meteore al minuto, è previsto per l’Italia verso le 6 del mattino del prossimo lunedì 13 agosto (giorno in cui si festeggia sant’Ippolito...). A quell’ora il cielo sarà già chiaro. Ma la previsione ha sempre qualche incertezza e dalla mezzanotte in poi ci si dovrebbe trovare già in condizioni molto favorevoli. L’assenza della Luna (il novilunio cade domenica 12) quest’anno gioca dalla parte degli astrofili.
L’orario previsto per il picco di attività favorisce l’America. Tuttavia da noi il radiante a mezzanotte sarà già alto 30 gradi sull’orizzonte nordest, e quindi lo spettacolo non dovrebbe mancare.
Le Perseidi, che hanno origine dalle polveri disperse dalla cometa Swift-Tuttle, sono meteore di solito piuttosto veloci (incrociano la Terra alla velocità di 60 km al secondo) e nel vaporizzarsi per l’attrito con l’alta atmosfera (verso i 100 km di quota) brillano di colori diversi. Per la maggior parte sono bianco-gialle, le più brillanti spesso sono verdi. Il tasso orario è generalmente cospicuo, da 80 a 110, il che assicura osservazioni davvero suggestive se si osserva sotto un cielo molto scuro.
In occasione del ritorno delle Perseidi anche quest’anno l’Unione astrofili italiani (UAI) promuove la manifestazione "Le Notti delle Stelle: 10 -13 agosto 2007" dedicata all’osservazione della volta celeste estiva e del più popolare sciame meteorico.
Consigli per l’osservazione delle Perseidi sono disponibili alla pagina: divulgazione.uai.it/perseidi/nottidellestelle2007.htm
Come ogni anno, le Associazioni di astrofili allestiranno centinaia di siti osservativi su tutto il territorio nazionale per poter seguire con il pubblico la "pioggia di stelle cadenti".
Le serate offriranno l’opportunità di imparare a riconoscere le costellazioni del cielo estivo e, con l’aiuto dei telescopi, per ammirare gli oggetti del cielo che popolano la Via Lattea, dalle nebulose agli ammassi stellari. Al telescopio sarà inoltre possibile osservare il corpo celeste più luminoso della volta celeste nelle sere dell’estate 2007: il pianeta Giove.
L’iniziativa "Le Notti delle Stelle" della UAI è gemellata con altre analoghe iniziative europee, in particolare le "Nuits des Etoiles" organizzate in Francia a cura dell’AFA - Association Française d’Astronomie. Grazie all’adesione di numerose associazioni locali, centinaia di migliaia di persone in tutta Europa condivideranno la suggestiva esperienza di una notte sotto le stelle. I siti internet dedicati alla collaborazione tra le associazioni nazionali italiana e francese di astronomia amatoriale sono: www.afanet.fr/Nuits/Default.aspx e www.afanet.fr/Nuits/Europe.aspx
Intanto ricordiamo che la sera di giovedì 9 agosto a Prali, località montana in provincia di Torino vicina alle valli olimpiche, 1500 metri di quota, il gruppo di astrofili "Faà di Bruno" organizza la serata “Viaggio tra le stelle”. Costellazioni e stelle principali verrano indicate con un potente laser verde, usando il cielo come un planetario naturale. Il più economico e il più bello che possa esistere. Ci sarà anche qualche telescopio per l’osservazione di stelle doppie, nebulose e ammassi di stelle globulari e “aperti”.