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Record europeo...

657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ad un’indagine conoscitiva

sabato 23 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] «L’Italia segna il record europeo di morti sul lavoro - sottolinea ancora Bertinotti - Le cause di questi tragici eventi sono certamente da ricercare nella carenza di controlli, nella mancata applicazione delle regole, nella scarsa considerazione del lavoro umano»[...]

Morti sul lavoro, Bertinotti: indaghi il Parlamento*
Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di «dare avvio ad un’indagine conoscitiva che possa risalire alle cause delle morti sul (...)

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> 657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ad un’indagine conoscitiva

mercoledì 29 novembre 2006

Morti bianche, D’Alema: «Presto un disegno di legge» *

Di fronte allo stillicidio delle morti bianche (altri due morti in mattinata), il governo decide di intraprendere un’azione forte. Ad annunciarlo è lo stesso vicepresidente del Consiglio, Massimo D’Alema, nel question time in Parlamento ad un’interrogazione sull’incidente occorso all’oleificio di Campello sul Clitunno dove sono morte 4 persone. Nelle prossime settimane il governo intende presentare un disegno di legge per il riordino di tutta la disciplina sulla sicurezza e la salute dei lavoratori.

La lotta all’illegalità e lo sfruttamento in ogni forma nel mondo del lavoro è l’obiettivo dichiarato. Dopo aver assicurato che non mancherà l’impegno da parte del governo, delle amministrazioni coinvolte e delle autorità regionali di portare un aiuto concreto ai familiari delle vittime, il vicepremier ha infatti riepilogato le iniziative già esistenti per contrastare il fenomeno delle morti bianche: dal pacchetto sicurezza contenuto nelle «misure Visco-Bersani», che ha introdotto norme severe che rappresentano un vero e proprio punto di svolta nella gestione della sicurezza, alla finanziaria in corso d’approvazione, dove si introducono norme che combattono il lavoro nero e inaspriscono le sanzioni rispetto agli inadempienti e ridefiniscono i parametri di calcolo sul cosiddetto danno biologico.

Infine D’Alema ha annunciato che a gennaio il governo lancerà un grande iniziativa nazionale per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro con il sostegno della Presidenza del Consiglio.

L’incidente nello stabilimento in Umbria, nel quale sono morti quattro operai, è anche al centro di un’interpellanza urgente dei parlamentari dell’ ufficio di presidenza del gruppo dell’Ulivo della Camera, nella quale si chiede ai ministri del lavoro, dell’ambiente e della salute di dichiarare lo stato di emergenza per tutta la zona interessata.

Franceschini, Sereni, Bocci, Stramaccioni, Di Girolamo e gli altri parlamentari dell’Ulivo della commissione ambiente e della commissione lavoro della Camera sottolineano che, oltre alle quattro vittime, l’esplosione ha causato «un danno ambientale non ancora pienamente quantificabile», riproponendo il dramma degli incidenti sul lavoro e quindi il tema della sicurezza, «autorevolmente riproposta dalle massime cariche istituzionali».

I deputati ulivisti ricordano, a questo proposito, che lo scorso anno si sono registrate quasi 940 mila denunce di infortuni e 1.206 incidenti mortali. Al governo, gli interpellanti chiedono quali elementi abbia a disposizione per valutare la vicenda di Campello, nonché «una prima valutazione dei suoi effetti sull’equilibrio ambientale della zona e sulla condizione della salute della popolazione circostante». Sollecitata, infine, «la definizione di un quadro giuridico che offra una maggiore e reale tutela della salute e della vita dei lavoratori, nonché un sistema di efficace monitoraggio e controllo del rispetto della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, anche prevedendo un miglior coordinamento delle strutture del Ministero del lavoro e delle aziende sanitarie locali preposte a tali funzioni».

La questione è quanto mai di attualità: in mattinata due operai sono morti in seguito allo scoppio di una caldaia difettosa mentre altre due lavoratori sono rimasti gravemente feriti a Sant’Angelo a l’Esca, piccolo centro a 40 chilometri da Avellino.

* www.unita.it, Pubblicato il: 29.11.06 Modificato il: 29.11.06 alle ore 17.48


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