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Record europeo...

657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ad un’indagine conoscitiva

sabato 23 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] «L’Italia segna il record europeo di morti sul lavoro - sottolinea ancora Bertinotti - Le cause di questi tragici eventi sono certamente da ricercare nella carenza di controlli, nella mancata applicazione delle regole, nella scarsa considerazione del lavoro umano»[...]

Morti sul lavoro, Bertinotti: indaghi il Parlamento*
Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di «dare avvio ad un’indagine conoscitiva che possa risalire alle cause delle morti sul (...)

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> 657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! ---- MORTI BIANCHE. FERRERO, CON DECRETO CONTROLLI E SANZIONI. SOLUZIONE GOVERNO DELUDE INDUSTRIALI (Ansa).

giovedì 6 marzo 2008

ANsa» 2008-03-06 17:28

MORTI BIANCHE: SOLUZIONE GOVERNO DELUDE INDUSTRIALI

ROMA - Nei casi in cui è previsto l’arresto "se l’imprenditore rimette tutte le cose a posto gli si applica una sanzione pecuniaria da 8 a 24 mila euro". Lo ha reso noto il ministro della Giustizia, Luigi Scotti, sottolineando che si tratta di una sorta di "purgazione della propria condotta"

Le sanzioni nel decreto sulla sicurezza "si muovono da una logica semplice: la proporzionalità alla violazione. Il sistema sanzionatorio è estremamente calibrato", ha ribadito da parte sua il ministro del lavoro, Cesare Damiano, il quale ha auspicato che le parti apprezzino l’impegno del Governo che ha svolto un lungo lavoro di concertazione anzi una vera e propria trattativa.

CONFIDUSTRIA INSODDISFATTA, PERSA OCCASIONE

"Il nostro giudizio è di insoddisfazione: si è persa una buona occasione per dare un ottimo servizio allo stato". E’ quanto sottolinea il responsabile per le relazioni industriali di Confindustria, Giorgio Usai, al termine della riunione tra Governo e parti sociali sul decreto per la sicurezza sul lavoro. Per Usai le sanzioni sono comminate "in modo indifferenziato: non c’é un giusto equilibrio tra mancanze gravi e carenze formali o documentali".

FERRERO, CON DECRETO CONTROLLI E SANZIONI

ROMA - Aumentare i controlli, con maggiori ammende che arrivino fino all’arresto per rendere più efficaci le leggi che ci sono in materia di sicurezza sul lavoro e anche per far crescere nel paese la cultura della sicurezza. E’ quanto ha detto il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, a Sky Tg24, parlando del decreto che sarà portato oggi in Consiglio dei ministri. "E’ necessario diffondere una cultura della sicurezza del lavoro, anche se si tratta di un’operazione dai tempi lunghi. Per fare questo - ha aggiunto Ferrero - è necessaria una mobilitazione politica e culturale ma bisogna anche far sì che le regole che si scrivono debbano poi essere applicate". Per questo, secondo il ministro, "bisogna aumentare le ammende e arrivare fino all’arresto, perché le aziende non facciano un calcolo economico, se gli conviene pagare le multe piuttosto che mettere in sicurezza il lavoro". Ferrero ha anche posto il problema delle commistioni di interessi tra controlli e consulenze e la necessità di aumentare i controlli attraverso i lavoratori responsabili per la sicurezza in azienda e sul territorio. Infine, una risposta ai dubbi sul decreto che arrivano da Confindustria e non solo: "La legge - ha conclude Ferrero - è incentrata moltissimo sulla prevenzione, ma insieme a questo elemento ci vogliono anche le sanzioni" per renderla più efficiente.

MOLFETTA: PROCURATORE TRANI, ’NON E’ STATA UNA FATALITA’’

ROMA - "Io non parlerei di fatalità". Lo ha detto il procuratore della repubblica di Trani, Nicola Barbera, riferendosi alle cinque vittime della Truck Center di Molfetta. Per il procuratore i lavoratori si sarebbero trovati di fronte a un "caso nuovo". Barbera lo ha detto all’uscita dell’audizione della commissione parlamentare d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro, in corso stamane alla prefettura di Bari, affiancato dal pm Giuseppe Maralfa che dirige l’inchiesta. "Quantomeno - ha aggiunto Barbera - c’é stata una scarsa attenzione a quelli che potevano essere i pericoli, forse perché non erano conosciuti da chi li stava affrontando. Ci si può essere trovati di fronte ad un caso nuovo di cui non erano a conoscenza, perché nessuno vuole morire". "Non mi risulta ci sia mai stato un controllo sull’azienda". Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro, Oreste Tofani, al termine di una parte delle audizioni in corso in Prefettura a Bari, con riferimento alla tragedia della Truck Center. "Le competenze sono della Asl - ha aggiunto - ma le responsabilità ora non mi sento di darle a nessuno. Questo sarà un percorso che faranno altri".

"Nell’azienda di Molfetta non sono state trovate mascherine di protezione", ha riferito Tofani. "Allo stato dovrei dire che il primo che poteva essere individuato come responsabile è deceduto, cioé il datore di lavoro. Per gli altri vedremo", ha aggiunto il procuratore di Trani, Nicola Barbera. Sui possibili indagati, riserbo totale. "Certamente - ha detto - non verremo a raccontarlo a voi perché dovrebbero essere indagati e quindi, come sapete, i nominativi degli indagati o degli indagabili sono sotto segreto e non possono essere resi noti".

MILANO, OPERAIO TRAVOLTO E UCCISO DA UN TRENO - Un operaio è stato travolto e ucciso da un treno in transito. E’ accaduto la notte scorsa a Milano poco prima dell’una in via Cristina Belgioioso, alla periferia cittadina lungo la linea Torino-Milano. L’uomo lavorava per una ditta appaltatrice della società Metro Milano per la realizzazione della fermata Rho Fiera. "La Clf, cooperativa di cui l’operaio era dipendente - sottolineano le Ferrovie - aveva richiesto a Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) l’autorizzazione ad accedere nell’area ferroviaria per effettuare lavori notturni. L’autorizzazione concessa prevedeva un’interruzione della circolazione ferroviaria a partire dall’ 1.30. L’investimento è avvenuto a mezzanotte e trenta". La vittima, 50 anni, era il responsabile del cantiere. I lavori sarebbero dovuti incominciare poco dopo l’incidente. L’uomo è stato immediatamente soccorso sul posto dal ’118’ ed è morto poco dopo.


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