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La costruzione del ’presepe’ cattolico-romano .... e la ’risata’ di Giuseppe!!!

MEMORIA DI FRANCESCO D’ASSISI. "VA’, RIPARA LA MIA CASA"!!! Benedetto XVI ha ricordato la conversione di Francesco: «l’ex play boy convertito dalla voce di Dio»... ma ha "dimenticato" la denuncia sul "ritardo dei lavori", fatta da Pirandello già a Benedetto XV. Che disastro!!!

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA - NON GIOCASTA!!!
giovedì 4 ottobre 2012 di Federico La Sala

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> "Va’, ripara la mia casa"!!! Benedetto XVI ricorda la conversione di Francesco d’Assisi: «l’ex play boy convertito dalla voce di Dio»... ma ha ’dimenticato’ la denuncia sul ’ritardo dei lavori’, fatta da Pirandello già a Benedetto XV ?!

giovedì 7 settembre 2006

Come Benedetto XVI depura lo "spirito di Assisi" *

Lunedì 4 settembre è stato reso pubblico il messaggio inviato da Benedetto XVI al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, in occasione del ventesimo anniversario dell’incontro di preghiera con i rappresentanti delle religioni voluto da Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986 nella città di san Francesco.

Il papa ricorda che l’anniversario è celebrato da varie iniziative promosse da diversi soggetti: la comunità di Sant’Egidio, la diocesi di Assisi, l’Istituto Teologico Assisano, il pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. A tutte il papa partecipa semplicemente con questo suo messaggio.

E’ facile notare il declassamento della cerimonia organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio ad Assisi in questi stessi giorni 4 e 5 settembre.

Dal 1986 la Comunità replicò ogni anno il meeting interreligioso wojtyliano in diverse città del mondo, con crescente solennità e dispiegamento di mezzi e di partecipanti, oltre che con l’appoggio entusiastico di papa Karol Wojtyla. Ma da quando è papa Benedetto XVI la musica è cambiata e la Comunità di Sant’Egidio ha dovuto adeguarsi.

Nella parte finale del messaggio Benedetto XVI si dedica proprio a correggere gli "equivoci" e le "confusioni" che a suo giudizio mettono in pericolo lo "spirito di Assisi":

"Per non equivocare sul senso di quanto, nel 1986, Giovanni Paolo II volle realizzare, e che, con una sua stessa espressione, si suole qualificare come ’spirito di Assisi’, è importante non dimenticare l’attenzione che allora fu posta perché l’incontro interreligioso di preghiera non si prestasse ad interpretazioni sincretistiche, fondate su una concezione relativistica. [...] E’ doveroso evitare inopportune confusioni. Anche quando ci si ritrova insieme a pregare per la pace, occorre che la preghiera si svolga secondo quei cammini distinti che sono propri delle varie religioni".

Così come i "tradimenti" che snaturerebbero il vero san Francesco:

"La testimonianza che egli rese nel suo tempo ne fa un naturale punto di riferimento per quanti anche oggi coltivano l’ideale della pace, del rispetto della natura, del dialogo tra le persone, tra le religioni e le culture. E’ tuttavia importante ricordare, se non si vuole tradire il suo messaggio, che fu la scelta radicale di Cristo a fornirgli la chiave di comprensione della fraternità a cui tutti gli uomini sono chiamati, e a cui anche le creature inanimate - da ’fratello sole’ a ’sorella luna’ - in qualche modo partecipano".

*

dal "blog di S. Magister" , inviato il 05 settembre 2006 alle 18:05: http://blog.espressonline.it/weblog/stories.php?topic=03/04/09/3080386)


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