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La costruzione del ’presepe’ cattolico-romano .... e la ’risata’ di Giuseppe!!!

MEMORIA DI FRANCESCO D’ASSISI. "VA’, RIPARA LA MIA CASA"!!! Benedetto XVI ha ricordato la conversione di Francesco: «l’ex play boy convertito dalla voce di Dio»... ma ha "dimenticato" la denuncia sul "ritardo dei lavori", fatta da Pirandello già a Benedetto XV. Che disastro!!!

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA - NON GIOCASTA!!!
giovedì 4 ottobre 2012 di Federico La Sala

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> "Va’, ripara la mia casa"!!! Benedetto XVI ricorda la conversione di Francesco d’Assisi: «l’ex play boy convertito dalla voce di Dio»... ma ha ’dimenticato’ la denuncia sul ’ritardo dei lavori’, fatta da Pirandello già a Benedetto XV ?!

sabato 9 dicembre 2006

l quotidiano vaticano parla di menzogne: "La famiglia eterosessuale fondata sul matrimonio, diventa inesorabilmente un fenomeno relativo"

L’Osservatore Romano attacca i Pacs. "Il governo vuole sradicare la famiglia"

Marini auspica "il dialogo più generale" possibile, l’opposizione apprezza ma ribadisce il ’No’. Nell’Unione reazioni negative di centristi e teo-dem. La sinistra contro "gli integralisti cattolici" *

ROMA - ’’Natale del 2006: sradicare la famiglia è la priorità della politica italiana’’. Attacco frontale dell’Osservatore Romano alla decisione del governo di varare un disegno di legge sulle unioni di fatto. Nell’articolo il quotidiano vaticano critica anche lo "spregevole volantinaggio durante il passaggio del Papa verso piazza di Spagna", ieri, quando dal ’Manifesto’ sono piovuti volantini contro papa Ratzinger.

"Si parla del primo mese del prossimo anno come il traguardo per una battaglia senza senso: una battaglia combattuta purtroppo anche da chi farebbe meglio a meditare, magari di fronte alla rappresentazione della Natività". Scrive L’Osservatore Romano ricordando che "a gennaio, almeno con il buon gusto, a questo punto fortuito, di aspettare che passino serenamente le festività natalizie, si affronterà, ha detto il governo, la questione delle unioni di fatto".

Per il quotidiano vaticano, "con l’annuncio dell’impegno del governo a produrre un disegno di legge sulle unioni civili, si è ribadito nuovamente il carattere ipocrita di queste iniziative che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia. Si continua a dire che a gennaio si parlerà di diritti individuali e che la famiglia rimarrà una sola, quella tradizionale, che nessuno vuole mettere in pericolo".

Denuncia l’organo ufficiale d’informazione della Santa Sede: "Si tratta di menzogne. Non ha senso parlare di diritti individuali di persone alle quali è riconosciuto uno stato di coppia e ancora di più di diritti che hanno uno spiccato carattere pubblico, come quelli relativi ai temi previdenziali ed assistenziali. La constatazione è talmente immediata da far pensare che chi esprime certe giustificazioni abbia oltre ad assai poco rispetto per la famiglia, anche un certo disprezzo per l’intelligenza degli uditori".

Spiega ancora L’Osservatore Romano: "Quali che siano le norme da inserire in quel disegno di legge, è chiaro che il tutto andrà fatalmente a costituire una legislazione parallela a quella del diritto di famiglia, il quale diventerebbe, come lo stesso matrimonio, un istituto relativo. Chi difende le coppie di fatto, eterosessuali od omosessuali, spesso afferma anche che riconoscere queste unioni non arreca alcun danno alla famiglia. Anche questa è una, non sappiamo quanto inconsapevole, menzogna. La famiglia eterosessuale, fondata sul matrimonio, diventa inesorabilmente un fenomeno relativo: uno dei diversi fenomeni sociali, una delle diverse forme di accoppiamento".

Per il quotidiano vaticano "il passo verso la completa equiparazioni dei diritti tra coppie di fatto e coppie sposate è brevissimo. Avrebbe fra l’altro qualche chance di essere resa obbligatoria dalla stessa Costituzione. Di doveri all’interno delle coppie di fatto, poi, si parla ben poco. Si vuole dare un riconoscimento pubblico ad uno stato del tutto temporaneo e immediatamente revocabile in forma privata. Insomma, le ipocrisie e le contraddizioni sono evidenti".

Il giornale vaticano ha preso in considerazione anche il volantino di ieri del ’Manifesto’ che rivolgendosi al papa diceva ironicamente ’Lasciaci in pacs’. Durissimo il commento: ’’Neanche il buon gusto invece ha frenato quelli che, durante l’atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, hanno voluto chiarire a tutti, con il loro spregevole volantinaggio, quale è la matrice ideologica che è dietro a certi progetti. Questo è il concetto di rispetto, di libertà, di progresso civile che questa gente ha di fronte a manifestazioni esclusivamente religiose’’.

Il mondo politico. E la questione continua a dividere, trasversalmente, il mondo politico. Il centrodestra (con qualche eccezione) si schiera quasi unanimemente contro. Ma è la componente cattolica della maggioranza a esprimere più di una perplessità, suscitando le proteste dell’alla radicale dell’Unione. Per il presidente del Senato, Franco Marini, si tratta di una "materia che merita una discussione completa e complessa", ha detto intervenendo alla conferenza organizzativa delle Acli a Bari, e ha auspicato "un chiarimento di fondo perché si tratta di questioni rilevanti che toccano la vita di molte persone". Riguardo alla possibilità di dialogo con il centrodestra sulla questione, Marini sottolinea che "quello è proprio un argomento dove io auspico il dialogo più generale che ci possa essere".

L’opposizione. Apprezzamento per le parole di Marini vengono dall’opposizione, che però ribadisce il suo ’no’ alla legge. Il coordinatore di FI, Sandro Bondi, chiede che "non si manometta la Costituzione", mentre Renato Schifani, capogruppo di FI al Senato sottolinea che "nulla è stato deciso, come qualcuno a sinistra vorrebbe far credere". Altrettanto secco il ’no’ di Udc, An (anche se Francesco Storace chiarisce che la Cdl ha "comunque il dovere di discuterne") e Lega: "Pensano di essere in Spagna, ma la gente non è scema - attacca Umberto Bossi - dare i soldi agli omosessuali quando non ci sono per le famiglie è profondamente sbagliato. Li spazzeremo via". "Sono certa che non saranno in grado di Mettersi d’accordo per fare una legge", è il secco commento di Alessandra Mussolini.

La mozione. Alcuni senatori del centrodestra, primo firmatario l’esponente di An Alfredo Mantovano, intendono presentare nelle prossime ore al senato una mozione con la quale si impegna l’esecutivo, nell’ipotesi del varo di un ddl in materia di unioni di fatto, "a escludere qualsiasi parificazione, anche implicita, fra la convivenza e la famiglia".

La maggioranza. La questione non divide solo maggioranza e opposizione, ma evidenzia differenze di vedute nella stessa l’Unione. "Un conto è il matrimonio, un altro la convivenza - avverte Nuccio Cusumano dei Popolari-Udeur - ed è bene chiarire subito che nel programma del centro-sinistra la parola Pacs non è contemplata da nessuna parte". La reazione della componente di centro e dei cosiddetti teo-dem fa infuriare l’ala sinistra della coalizione: "I veti posti dall’ala conservatrice o teo-dem dell’Ulivo - dice Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera - non solo sono fuori luogo, ma farebbero venir meno le ragioni sociali e politiche della coalizione stessa". Duro anche Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno a Montecitorio: "Gli integralisti cattolici vogliono bloccare qualsiasi riconoscimento delle unioni di fatto, sollevano un fuoco di sbarramento non solo sull’eutanasia ma anche sul testamento biologico, non vogliono neppure ascoltare le parole drammatiche di Welby e, se ne avessero il potere, censurerebbero anche un giornale laico com’è il Manifesto".

* la Repubblica, 9 dicembre 2006


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