Riapre la scuola araba di Milano. Cdl contro, l’Ulivo: diritto costituzionale*
Sono riprese alle 8.30 in punto le lezioni alla scuola araba di Milano Centotrenta i bambini che studiano nell’istituto privato italo-egiziano di via Ventura che, aperto il 9 ottobre scorso, era stato chiuso dopo alcuni giorni tra le polemiche. La preside Lidia Acerboni ha spiegato che «si farà in modo di recuperare i giorni di lezione persi» e che si spera «che tutto torni alla normalità in breve tempo». La scuola, infatti, deve ancora presentare una pratica di cambio di destinazione d’ uso, che «sarà pronta al più presto, ma che non impedisce di riprendere regolarmente le lezioni».
La Lega ha manifestato di fronte alla sede della scuola contro la sua riapertura. Secondo il capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale Matteo Salvini, «è in corso un tentativo di aggressione, di invasione islamica e la Lega scende in piazza per dire no». L’esponente leghista dice di non fidarsi «di questa gente, perché oggi si tratta di una scuola di via Ventura, ma domani ce ne saranno dieci. È un segnale politico e culturale che va bloccato».
Anche il presidente di An Gianfranco Fini, evidentemente dimentico delle altre scuole religiose presenti in Italia, contesta la riapertura dell’istituto: «Iniziative di questo tipo - dice - tendono a creare una barriera tra i ragazzi di religione diversa».
Replica Franco Monaco dell’Ulivo: «Come attesta autorevolmente Valerio Onida, presidente emerito della Consulta, e come ha decretato il Ministero della pubblica istruzione dopo accurati approfondimenti, la scuola milanese di via Ventura dispone di tutti i requisiti e dunque ad essa non si può negare un diritto costituzionale, il medesimo di cui godono tante altre scuole private»
* www.unita.it, Pubblicato il: 06.11.06 Modificato il: 06.11.06 alle ore 16.45