Nemmeno una condanna del patrigno che ha violentato la bambina. Nemmeno un "auspichiamo che le autorità mettano per sempre in prigione l’uomo che si è macchiato di un crimine tanto odioso". Niente del genere. Si sa, per vocazione l’uomo "domina". Anche le figlie. Forse che qualcuno ha chiesto a questa bambina che cos’ha provato? No. Probabilmente per il card. Trujillo questa povera piccina avrebbe dovuto fare "come Maria Goretti, farsi ammazzare piuttosto che violentare". E’ troppo facile dire che "la condanna contro lo stupratore è implicita". E’ tanto implicita da non esistere proprio. Anzi, in molti paesi lo stupro è considerato "colpa della donna che ha provocato" e mai dell’uomo....
A proposito: è evidente che - per motivi legati alla sua fisiologia - una bambina di 11 anni NON PUO’ portare avanti una gravidanza. Rischierebbe di morire. Si doveva forse far morire di parto la vittima? Farne una piccola martire? Martire di che cosa, poi? Non dimentichiamoci che anche qui in Italia una donna - o una bambina - stuprata ha ancora meno diritti dello stupratore (ricordate un anno fa la sentenza shock "non è grave stuprare una 13enne se non è più vergine") e, soprattutto, dell’eventuale frutto di uno stupro...... Un bambino che NON può essere amato. Il frutto di un episodio orribile. E c’è chi osa dire ad una bambina che cosa dovrebbe fare? Trujillo è mai stato una bambina di 11 anni incinta dopo lo stupro del patrigno, forse?
Perché tanto pudore? Perché Trujillo non ha fatto anche lo sforzo di scomunicare il patrigno? Certi giri di parole sono troppo comodi, accipicchia!!!