È ciò che mi chiedo da molto tempo anch’io, caro Vincenzo.
Stiamo discutendo da tempo di problemi come l’aborto, l’omosessualità, l’eutanasia, la fecondazione assistita, però, forse, non ci siamo ancora chiesti se per risolverli basta solamente la nostra ragione. Nel Faust di Goethe, Mefistofele ringrazia Dio di averci dato la ragione perchè attraverso la ragione possiamo essere anche più raffinati nel male. Tuttavia un’altro filosofo ci dice che "il sonno della ragione genera mostri" (era questo il succo del discorso, secondo me, del Santo Padre a Ratisbona).
Siamo tutti convinti, penso, che non è la ragione la radice del male, ma radice del male è l’uso che facciamo della nostra libertà. A determinare la libertà però non è Dio, ma la libertà stessa, altrimenti non sarebbe più libertà. Responsabilità di Dio è semmai averci creati liberi. D’altronde, se voleva creare l’uomo non poteva che crearlo libero, altrimenti non sarebbe stato un uomo e cioè: una coscienza capace di scegliere, di decidere di se stessa.
In questo contesto possiamo tranquillamente affermare che ciascuno di noi ha una sua visione del Male e del Bene. Ciascuno di noi porta dentro il Nulla, quel Nulla da cui deriviamo. Pascal dice che siamo in cammino dal Nulla verso il Tutto. Negare la vita, la legge naturale della creazione significa intraprendere il cammino inverso: dal Tutto verso il Nulla. Coloro che negano la vita, o che aiutano a sopprimerla, non possono che essere gli adoratori di quegli dèi del Nulla che non hanno resistito a quell’incantesimo che nella Bibbia viene descritto come " affascinatio nugacitatis". Perciò mi è impossibile accettare la legalizzare di tutto ciò che inverte la marcia del cammino dell’uomo verso il Tutto e lo dirige inesorabilmente nel precipizio del Nulla, verso la sua distruzione : droga, sesso senza vincoli e regole, aborto, eutanasia, commercializzazione della vita....
Cari Saluti.
Biagio