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Cosmologia

Big Bang o Big Crunch? Un test storico: "la grande corsa dei neutrini". Da Ginevra ... al Gran Sasso - a cura di pfls

sabato 9 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] i neutrini sparati da Ginevra sono tutti di tipo mu (o muonici), se al Gran Sasso arriverà qualche neutrino di tipo diverso si avrà la prova diretta che i neutrini oscillano. E poiché, dice la meccanica quantistica, tutto quello che oscilla è dotato di massa, si avrà la prova diretta e definitiva che anche queste sfuggenti particelle hanno una massa [...]
Cosa sono i neutrini? Lo spiega un cartoon
C’è qualcosa nell’universo che può andare più veloce della luce. La clamorosa scoperta (...)

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> Big Bang o Big Crunch? Un test storico.... Lhc, via libera da Strasburgo. L’esperimento fra 10 giorni. Il 10 settembre il test a Ginevra.

lunedì 1 settembre 2008


-  Un gruppo di ricercatori si era appellato alla Corte europea dei diritti dell’uomo
-  Secondo gli oppositori l’acceleratore di particelle potrebbe generare un buco nero

-  Lhc, via libera da Strasburgo "L’esperimento vada avanti"

-  Dai giudici no all’appello. Il 10 settembre il test a Ginevra

STRASBURGO - Via libera anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo all’esperimento del Cern che, grazie all’accelleratore "Large hadron collider" (Lhc), cercherà di riprodurre le condizioni immediatamente successive al Big Bang che ha generato l’universo. I giudici si sono pronunciati dopo la denuncia di un gruppo di ricercatori, convinti che il test genererà un buco nero in grado di risucchiare il pianeta.

La causa. Gli oppositori dell’esperimento, guidati da Markus Goritschnig, si erano rivolti alla Corte di Strasburgo, chiedendo che venissero applicate misure di blocco nei confronti dei venti paesi membri del Cern, il Centro europeo per la ricerca nucleare responsabile del progetto. Secondo Goritschnig e gli altri, gli Stati che collaborano al progetto sarebbero responsabili della violazione dell’articolo 2 e dell’articolo 8 della Convenzione europea per i diritti umani, ovvero il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata e familiare. La Corte ha tuttavia ritenuto che nessuno di questi articoli fosse stato violato dando così il via libera definitivo all’esperimento.

Gli esperti. Sull’apocalisse paventata dagli oppositori, si è espresso anche il mondo della scienza italiano. E’ sicuro del buon esito dell’esperimento il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare Roberto Petronzio: "Questi scenari apocalittici non hanno alcun riscontro reale. Da Lhc non arriva nessun pericolo. L’allarme lanciato è basato su congetture e ipotesi e non su riscontri reali". Stessa posizione anche per il presidente del Cnr ed ex direttore generale del Cern Luciano Maiani: "L’esperimento è da considerare a rischio zero, relativamente a quanto quest’espressione possa essere utilizzata in fisica: è stato giusto porsi il problema ma esso non ha un fondamento tale da indurre preoccupazioni".

Il test. Il primo utilizzo dell’LHC, il più grande accelleratore di particelle mai costruito, con un diametro di 26 chilometri e costato circa 6 miliardi di euro, si terrà come da programma il prossimo 10 settembre al Centro di ricerche nucleari di Ginevra. La speranza degli scienziati è quella di individuare il bosone di Higgs, particella responsabile - almeno in teoria - di aver dato massa a tutte le altre.

* la Repubblica, 1 settembre 2008.


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