Inviare un messaggio

In risposta a:
Cosmologia

Big Bang o Big Crunch? Un test storico: "la grande corsa dei neutrini". Da Ginevra ... al Gran Sasso - a cura di pfls

sabato 9 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] i neutrini sparati da Ginevra sono tutti di tipo mu (o muonici), se al Gran Sasso arriverà qualche neutrino di tipo diverso si avrà la prova diretta che i neutrini oscillano. E poiché, dice la meccanica quantistica, tutto quello che oscilla è dotato di massa, si avrà la prova diretta e definitiva che anche queste sfuggenti particelle hanno una massa [...]
Cosa sono i neutrini? Lo spiega un cartoon
C’è qualcosa nell’universo che può andare più veloce della luce. La clamorosa scoperta (...)

In risposta a:

> Big Bang o Big Crunch? Un test storico: "la grande corsa dei neutrini".

mercoledì 13 settembre 2006

COSMOLOGIA ...


Ricercatori giapponesi hanno accertato che i sistemi stellari hanno iniziato a formarsi già 780 milioni di anni dopo il Big Bang

L’inizio della formazione delle galassie anticipato di 60 milioni di anni

di CRISTINA NADOTTI (www.repubblica.it, 13.09.2006)

ROMA - Lo sguardo rivolto al cielo, indietro, circa 60 milioni di anni più indietro di quanto fosse mai stato fatto prima. Gli astronomi giapponesi Masanori Iye, Kazuaki Ota e Nobunari Kashikawa hanno osservato uno dei "reperti" più importanti per l’archeologia cosmica, che indaga sulle fasi iniziali dell’universo. I ricercatori dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone hanno insomma scovato, per la prima volta senza usare stratagemmi tecnici che amplificassero i segnali, la più lontana e antica tra le galassie conosciute.

Agli occhi degli scienziati, attraverso il telescopio Subaru, che si trova nelle Hawaii, la galassia IOK-1 si è mostrata con un redshift (misura accurata dell’universo) di 6.964, un dato che permette di accertare che le galassie esistevano già circa 780 milioni di anni dopo la presunta data di nascita dell’universo.

La scoperta dei ricercatori giapponesi fornisce insomma un nuovo punto di riferimento cronologico per comprendere l’evoluzione dell’universo. Paolo De Bernardis, astrofisico dell’Università La Sapienza di Roma, che recentemente ha ricevuto il premio Balzan, osserva: "La ricerca degli scienziati giapponesi è molto importante sia per il metodo usato per arrivare alla scoperta, sia per i dati ottenuti".

"Gli astronomi giapponesi - continua De Bernardis - sono riusciti ad osservare una galassia molto lontana e hanno perciò raccolto informazioni su un periodo di transizione fondamentale nell’evoluzione dell’universo. E’ il momento in cui si passa dall’universo omogeneo e buio a quello strutturato in galassie e luminoso".

In pratica l’osservazione della galassia IOK-1 spinge i ricercatori a determinare esattamente cosa accadde nel periodo tra 780 e 840 milioni di anni fa, dopo il Big Bang, durante, appunto, la formazione delle galassie. "Rispetto a quel periodo - sottolinea De Bernardis - ogni dato è il benvenuto".

(13 settembre 2006)


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: