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Ecumenismo, Paura ed ... Eu-angélo!!!

LO SPIRITO DI ASSISI ... E LO SPIRITO DI MONACO. All’ Incontro interreligioso di preghiera per la pace, voluto da Giovanni Paolo II (1986),tenutosi ad Assisi, Benedetto XVI non va - manda un messaggio ... ma poi, oggi - da Monaco di Baviera, ‘urla’ al mondo che sono gli Altri che hanno paura ... di un Occidente che oscura Dio! Dopo Wojtyla (Giovanni Paolo II a Casablanca - nel 1985 - baciò il Corano!), il Libro si è chiuso ... e il cielo si è oscurato

GESU’: "JE SUiS ... CHRETIEN" !!! Non ... "CRETIN"!!! Né "cattolico-romano"!!!
domenica 10 settembre 2006 di Federico La Sala

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> LO SPIRITO DI ASSISI ... E LO SPIRITO DI MONACO. All’ Incontro interreligioso di preghiera per la pace, voluto da Giovanni Paolo II (1986),tenutosi ad Assisi, Benedetto XVI non va - manda un messaggio ... ma poi, oggi - da Monaco di Baviera, ‘urla’ al mondo che sono gli Altri che hanno paura ... di un Occidente che oscura Dio! Dopo Wojtyla (Giovanni Paolo II a Casablanca - nel 1985 - baciò il Corano!), il Libro si è chiuso ... e il cielo si è oscurato

mercoledì 25 ottobre 2006

ISTESS - PROGETTO CINEMA “CIELO E TERRA”

DEDICATA ALLO SPIRITO DI ASSISI

LA SECONDA GIORNATA

DEL FILMFESTIVAL POPOLI E RELIGIONI DI TERNI

Il 27 ottobre del 1986 papa Giovanni Paolo II convocava ad Assisi i leader religiosi di tutto il mondo per un’iniziativa destinata a suscitare scalpore ed entrare nella storia.

Alla vigilia del 20° anniversario di quello storico incontro, il filmfestival popoli e religioni, ideato dal vescovo di Terni Vincenzo Paglia come occasione di dialogo tra le culture e le diverse confessioni, dedica un’intera giornata allo “Spirito di Assisi”, con proiezioni, eventi e dibattiti cui prenderanno parte cristiani, ebrei e musulmani.

Organizzato dall’Istituto di studi teologici e storico sociali della Diocesi, in collaborazione con il Comune di Terni, Umbria Film Commission, l’Università di Perugia e l’Istituto polacco di Roma, il filmfestival ha preso il via mercoledì 25 ottobre con la proiezione di “Viaggio alla Mecca” e l’inaugurazione negli studios di Papigno - questo pomeriggio alle 17 - con una madrina d’eccezione: Maria Grazia Cucinotta.

La giornata di domani, giovedì 26 ottobre si aprirà alle 9.30 al Cityplex Politeama, con la proiezione del film (in concorso) La passione di Giosuè l’ebreo”. Al termine della proiezione è previsto un dibattito con lo stesso regista e il presidente dei Giovani Ebrei Tobia Zevi.

Alle 17.30 al Cenacolo San Marco Rosalia Saco Dulanto, responsabile del Giovedì del libro dell’Istess, presenterà il volume Lo spirito di Assisi di Jean Dominique Durand, cui seguirà una tavola rotonda in cui si confronteranno il presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia Giuseppe Laras, il presidente della Comunità Islamica italiana Pallavicini, il custode della basilica di Santa Maria degli Angeli padre Alfredo Bucaioni, e don Riccardo Mensuali della Comunità di Sant’Egidio.

Il pomeriggio si chiuderà con la proiezione, in anteprima assoluta, del documentario Lo Spirito di Assisi soffia da vent’anni, prodotto dallo stesso Istess e girato durante il meeting organizzato ad Assisi dalla Comunità di Sant’Egidio lo scorso 4 e 5 settembre.

La serata sarà invece dedicata al conflitto in medioriente e prevede la proiezione di Private di Saverio Costanzo e la testimonianza dell’associazione Parent Circle, costituita da genitori di vittime del conflitto sia palestinesi che israeliane.

“Anche con il cinema veniamo a dire che l’arte vive sulla frontiera del dialogo e della pace” scrive il vescovo Paglia nell’editoriale del numero speciale che la rivista Adesso ha dedicato al filmfestival ternano. “Vediamo infatti spesso, anche nel cinema, quanto gli artisti operino per far crescere una consapevolezza critica nei popoli: penso a registi israeliani condannano la guerra e registi palestinesi che combattono la cultura del terrorismo. Se lasciamo che la nostra creatività diventi concretezza, possiamo continuare a sperare e a sognare. Il dialogo è un’arte che richiede la follia dell’amore e la forza della ragione. E gli artisti, si sa, sono sempre un po’ folli. Come folle era Francesco, poeta e giullare di Dio e primo profeta del dialogo con l’Islam”.

GLI OSPITI

Tra gli ospiti attesi nei prossimi giorni al festival, Marcello Colasurdo ed Enzo Decaro (che venerdì 27 ottobre si esibiranno in un concerto di tamurriate napoletane e canzoni scritte da Massimo Troisi), Liliana Cavani (che si confronterà sulla figura di Francesco d’Assisi con l’attore Fabio Bussotti, lo storico Alfonso Marini e la teologa Lilia Sebastiani) e Krzysztof Zanussi, che riceverà il premio alla carriera dalle mani di Jerzy Stuhr e parlerà - insieme a Valeria Golino, Lorenzo Balducci e Kaspar Capparoni - del suo nuovo film “Il sole nero”, girato proprio negli studios di Papigno la scorsa primavera.

IL CONCORSO

Sono otto i film in competizione al filmfstival popoli e religioni quest’anno: Viaggio alla Mecca, 10 canoe, Antonio guerriero di Dio, Mary, La passione di Giosuè l’ebreo, Private, Paradise Now e Lettere dal Sahara. Come lo scorso anno, il vincitore sarà decretato dagli stessi spettatori del festival, che all’ingresso del cinema riceveranno una scheda di gradimento. Al loro responso si aggiungerà - per la prima volta - quello del voto online, che si può esprimere navigando sul sito www.cieloeterra.info.

Otto anche i finalisti della prima edizione del concorso “Cielo e Terra”, divisi in due categorie: cortometraggi e documentari.

A giudicarli sarà una giuria presieduta da Carlo Fuscagni e composta da Cristina Giubbetti (coordinatrice di Umbria Film Commission), Miela Fagiolo D’Attilia (redattrice della rivista Popoli e missioni) e Pierluca Neri (Festival Cinema è/& lavoro).

IL PREMIO

E’ stato realizzato da Oliviero Rainaldi. di origini abruzzesi, allievo di Emilio Vedova a Venezia: l’artista contemporaneo che fa della ricerca spirituale e religiosa la cifra che traspare in ogni sua opera.

Sia nella sua importante produzione pittorica sia nella abbondante produzione di sculture il confine della forma delle immagini prodotte rimanda immediatamente al vuoto interiore, intimo, personale che non và dipinto né è necessario farlo trasparire se non nella delicatezza del tratto: la delicatezza della figura dipinta edell’opera scolpita in qualsivoglia materiale si diluisce nel rimando estetico di una bellezza ritrovata che suscita emozione indecifrabile.

La scultura pensata per il festival del cinema religioso a Terni lo dimostra: se fosse stata completa si poteva pensare ad un Oscar holliwoodiano ma non è completa, la testa umana dal sesso indefinito tenta di allungarsi verso l’infinito poggiando però sullo stesso mondo rappresentato dal classico cubo/scatola che non è un basamento ma un altare in cui si celebra l’uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

Rainaldi qui scolpisce l’anima dell’uomo religioso che assume la sua identità precisa nel momento in cui si lega al film che viene premiato: il tratto indefinito diventa cristiano, induista, buddista, islamico o ebreo a seconda del contesto/ricerca in cui è ambientato il soggetto cinematografico.

Per informazioni contattare ARNALDO CASALI (direzione artistica)

www.cieloeterra.info


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