UNA ’SOLLECITAZIONE’ DEL 2003 !!!
RAGIONE E FEDE: PER LA PACE E LA RICONCILIAZIONE.
Un omaggio a CUSANO... e un appello.
di Federico La Sala. *
La situazione planetaria, ormai, è di costante e quotidiano allarme generale e, unitamente ai centomila problemi indotti dal cosidetto progresso oggi chiamato sviluppo, uno scontro di civiltà pende come una spada di Damocle sull’intera umanità. Ripensare tutto e ri-trovare "ciò che è comune" è la sfida che il nostro presente pone a tutti e a tutte: in particolare, rifondare la democrazia e trovare le radici comuni delle varie religioni sta diventando sempre più un passo non solo necessario ma urgentissimo. Il tentativo qui fatto ( cfr., qui sul sito http://www.ildialogo.org: Noi, i pesci senz’acqua, con la raccolta dei miei piccoli diversi e ’occasionali’ contributi) va in questa direzione. La convinzione è che, sulla strada di Freud, riprendendo il suo discorso sull’edipo (e ricollocando tale incrocio di relazioni a prima dello strutturarsi dello stesso narcisimo), sia non solo possibile fare luce sulla figura di Giuseppe e giungere a ritrovare la vivente-pietra della "relazione pura" della donna con l’uomo, e dell’uno e dell’altro con il figlio o la figlia, e dell’intero genere umano con la Terra e con il Tempo, ... ma anche riportare serenità e pace all’interno dell’intera famiglia umana. Ripartendo dalla relazione di uomini e donne in carne ed ossa, e dalla nascita di ognuno e di ognuna di noi stessi e di noi stesse e dalla relazione (al di là di un biologismo e naturalismo accecato e accecante ) dei nostri stessi padri e delle nostre stesse madri, è possibile finalmente comprendere che ogni essere u-ma-no nasce dall’unione, dall’alleanza, dal rapporto sociale e culturale di due esseri umani, non dal caso o da un ’incidente’ biologico o tecnico , ... e riequilibrare il campo delle relazioni! Significa finalmente capire, cioè, che la famosa ’rivelazione’ della dea parmenidea che l’Essere è, e che il non-essere non è, riposa su una chiarificazione essenziale - a partire dal nostro proprio presente storico - di natura logica ed etica: in principio era il Logos.... E di qui, a quel ’comandamento’ Ama il prossimo tuo come te stesso che non dice altro che la stessa cosa e che è prima di tutto e sopratutto una scoperta, un’acquisizione culturale, e una verità antropologica, e non un’invenzione di preti e di sacerdoti! A partire da se stessi e da se stesse, si tratta di rimettere insieme tutti i ’pezzi’ dell’intera drammatica storia della nostra (planetaria) cultura e iniziare un nuovo cammino: 1) Fuori del tutto non c’è Dio (Dio è morto e noi l’abbiamo ucciso: è un punto cruciale della riflessione di Nietzsche e il punto d’approdo dell’intera filosofia contemporanea); 2) Non c’è Dio se non Dio (è l’affermazione fondamentale della religione islamica); 3) Non c’è Dio, se non il Dio dei nostri padri (è l’affermazione fondamentale della religione ebraica); 4) Non c’è Dio, se non il Dio delle nostre madri (è l’affermazione fondamentale della religione cristiana e cattolica). Se non ora, quando? Bisogna ripartire dalle radici, da qui - dalla relazione e dalla nascita di noi stessi e noi stesse. E’ l’ antropologia che insegna alla politica... e alla teologia: FUORI DEL TUTTO NON C’E’ NESSUN DIO, SE NON IL DIO DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI. Da qui ripartire, dall’essere, tutti e tutte, figli e figlie della relazione di uomini e donne, da questo fatto -culturale attuale, e da questa consapevolezza - senza riduzionismi e senza fondamentalismi, per fare verità e riconciliazione: non ci sono altre strade. Oggi non abbiamo più altra via per proseguire, se non quella della verità e della vita.... Un GRANDE concilio, in terra!, tra tutti gli uomini e tutte le donne di buona volontà di tutta la Terra, come quello immaginato IN CIELO nel Quattrocento da Nicola Cusano, "per placare la follia dell’ira e di aiutare la verità a manifestarsi", in LA PACE DELLA FEDE, penso che sia da mettere all’ordine del giorno dei lavori. Un O.N.U. rinnovato, un UNO della filosofia, della politica, e delle religioni. AL PIU’ PRESTO: ora, non domani. Federico La Sala.
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www.ildialogo.org, Lunedì, 07 luglio 2003