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Eu-ropa ed Eu-angelo. In memoria di Sigmund Freud.....

I "DISEGNI" DEI "PERFIDI GIUDEI" DENUNCIANO SOLO LA BIMELLENARIA CECITA’ EDIPICA DELLA CHIESA "CATTOLICA". IL VANGELO ARMATO E ANTISEMITA DI PAPA BENEDETTO XVI E’ QUELLO DI COSTANTINO - PER LA GUERRA E PER IL DOMINIO, SPACCIATO COME EVANGELO DI GESU’!!!

L’Italia ripudia la guerra!!! Ed è, con Dante, per lo Spirito di Francesco e Chiara di Assisi.... e di Papa Wojtyla!!!
venerdì 8 febbraio 2008 di Federico La Sala
[...] ricordiamoci di Dante!!! All’inferno, oggi, certamente, egli non avrebbe messo Wojtyla (Bonifacio VIII, con il suo Giubileo 1300-2000) e nemmeno più Maometto ... ma proprio Papa Ratzinger - proprio per la sua volontà di distruggere lo spirito di Assisi (Dante era terziario francescano)! Ricordiamoci - da italiani e da italiane, che "Dio" - in ’volgare’ - si dice Amore e "che muove il Sole e le altre stelle", ma certamente - come ben sappiamo per le vicende politiche recenti - (...)

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> L’ EV-ANGELO E’ LA PAROLA DELLA PACE E PER LA PACE ... NON PER LA GUERRA, E LE-CROCIATE!!! Il Van-gelo di Ratzinger-Benedetto XVI è IL VAN-GELO DELL’IMPERATORE COSTANTINO

domenica 17 settembre 2006

Importante presa di posizione dell’UCOII sulla vicenda della lezione del Papa a Ravensbourg

Il mondo islamico accetti i chiarimenti del Vaticano

Si facciano concreti passi sulla via del dialogo patrocinando la prossima quinta giornata del dialogo cristianoislamico di UCOII *

Comunicato del 16.9.06. In merito alla vicenda innescata dalla lezione tenuta dal Papa Benedetto XVI a Ravensburg, l’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia prende atto delle due successive precisazioni vaticane che fanno giustizia di ogni interpretazione dietrologica e ricollocano l’esternazione papale all’interno di un contesto accademico specifico. E’ fuor di dubbio che ci sia stata una certa leggerezza nella scelta delle fonti utili per predicare in favore della fede, della pace e contro la violenza: il discorso di un imperatore sotto assedio non poteva essere tra i più sereni nei confronti dell’ispirazione religiosa degli assedianti.

Anche la citazione del versetto 2,256 del Santo Corano, straordinario nella sua valenza di libertà religiosa (e confermato da altri versetti), ha peccato di una cattiva esegesi che lo ha presentato come risalente al periodo della prima predicazione del Profeta Muhammadc(pbsl), e quindi in fase di supposta debolezza, mentre tutti i commentatori sono concordi nell’attribuirlo al periodo medinese e cioè alla pienezza dello Stato islamico da lui guidato.

La contingenza internazionale, la scenario di “scontro di civiltà” che taluni vorrebbero inevitabile e stanno facendo ogni cosa affinché avvenga, impone a tutti un’estrema attenzione alle forme e ai contenuti delle esternazioni. Siamo certi che il percorso di riconoscimento dell’Islam e di dialogo con i suoi fedeli, iniziato da Giovanni XXIII nel Concilio Vaticano II, proseguito da Paolo IV nella sua visita a Casablanca e nei due successivi incontri di Assisi da Giovanni Paolo II, non subirà nessuna battuta d’arresto e, a questo proposito, invitiamo Sua Santità a patrocinare, in qualche maniera, la prossima giornata del Dialogo Islamo-Cristiano in Italia che, come ormai consuetudine dal 2002, si celebra nell’ultimo venerdì di Ramadan, quest’anno il 20 ottobre. Sarebbe un segno importante che fugherebbe ogni ombra minacciosa e darebbe a tutti coloro che si sono adoperati per mantenere aperti canali e spazi di dialogo proficuo, una nuova spinta e una nuova speranza.

L’UCOII, che ha scelto come sua linea fondante e strategica il dialogo con tutte le componenti della società italiana, privilegiando in particolar modo il mondo cristiano italiano, lancia un forte appello affinché il mondo islamico che ha reagito con tanta vivacità alle parole del Papa voglia accettare i chiarimenti forniti e rasserenarsi.

La somma dei valori spirituali e morali che uniscono musulmani e cristiani avranno, inch’Allah, la forza di far presto dimenticare questo incidente.

Questo il nostro auspicio dal più profondo del cuore.

*

www.ildialogo.org, Sabato, 16 settembre 2006


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