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Lo Spirito di Assisi ... Verso quale futuro vuole incamminarsi il genere UmaNO? Quello della guerra infinita !? LA TERRA E’ FINITA !!! Una riflessione (... e un appello) del teologo francescano Leonard BOFF

sabato 16 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] L’essere umano (la cui origine filologica viene da humus=terra fertile e buona) è la Terra stessa che sente, pensa, ama, si prende cura e venera. La missione dell’essere umano, come portatore di coscienza, intelligenza, volontà e amore, è prendersi cura della Terra, essere il giardiniere di questo splendido giardino dell’Eden. Questa missione deve essere oggi urgentemente risvegliata, perché la Terra, la vita e l’Umanità sono malate e minacciate nella loro integrità [...] (...)

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lunedì 6 novembre 2006

Nairobi, si è aperto il vertice sul clima Danni incalcolabili se non si tagliano le emissioni del 50% entro il 2050

NAIROBI. Si è aperta oggi a Nairobi la dodicesima Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Nonostante ancora si sia lontani dalla piena applicazione del protocollo con cui a Kyoto nel 1992 si tentò di bloccare l’effetto-serra, i delegati riuniti in Kenya sotto l’egida delle Nazioni Unite sono chiamati ad avviare già una riflessione su cosa accadrà dopo il 2012, quanto scadrà il trattato. Per undici giorni, fino all’11 novembre, seimila delegati esamineranno le più recenti scoperte scientifiche e si confronteranno sulle possibili nuove strategie da adottare per ridurre le emissioni di inquinanti nell’atmosfera. Non solo. Cercheranno anche di suggerire a paesi in rapida industrializzazione, quali Cina e India, come ridurre al minimo l’impatto ambientale del loro sviluppo.

«Il cambiamento climatico si sta rapidamente manifestando come una delle più gravi minacce che l’umanità abbia mai dovuto affrontare», ha dichiarato il vicepresidente del Kenya, Moody Awori, nell’aprire la conferenza. «Abbiamo una grande compito da affrontare», ha aggiunto Awori, particolarmente preoccupato degli effetti dell’aumento delle temperature nei paesi dell’Africa Sub-sahariana. Le economie di questi paesi «sono le più colpite», ha sottolineato, «oltre il 70 per cento della nostra popolazione vive in aree rurali».

* La Stampa, 06/11/2006


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