Ordine di arresto nella sua abitazione per l’ex premier e leader dell’opposizione
Ma il capo dell’opposizione esce di casa: "Provvedimento ingiusto e immorale"
Pakistan, Sharif sfida il governo
e lascia gli arresti domiciliari
LAHORE - Arresti domiciliari per l’ex primo ministro e capo indiscusso dell’opposizione pachistana Nawaz Sharif. La notizia ha provocato la rabbiosa protesta dei sostenitori della lega musulmana del Pakistan a Lahore, radunati davanti all’abitazione del loro leader. I manifestanti hanno lanciato pietre contro gli agenti, che sono intervenuti con gas lacrimogeni. Circa 250 persone sono state arrestate.
Ma sfidando il provvedimento di arresti domiciliari, Nawaz Sharif č uscito dalla sua abitazione: "Non accettiamo questa decisione", ha detto in un discorso trasmesso in diretta dalla tv di Islamabad. "Gli arresti domiciliari sono illegali e immorali. Tutte queste decisioni sono incostituzionali".
Sharif, ex primo ministro rientrato da poco dall’esilio, doveva guidare una marcia di protesta contro il governo, in programma per oggi, con partenza a Lahore e arrivo a Islamabad. Poche ore prima dell’inizio della marcia la polizia ordinato a Sharif di rimanere confinato nella sua abitazione di Lahore per tre giorni.
"Unitevi a me. Sto lasciando la mia casa. E’ arrivato il momento di marciare mano nella mano", ha affermato. "Non possono fermare le emozioni della popolazione. Abbiamo aspettato a lungo questo giorno. Non ci possono fermare".
* la Repubblica, 15 marzo 2009