L’ex premier si unisce a una manifestazione di giornalisti e annuncia: "La lunga marcia si farà"
Ma la polizia le impedisce di andare a visitare l’ex capo della corte suprema, destituito da Musharraf
Pakistan, la Bhutto subito in piazza
dopo gli arresti lampo di ieri
ISLAMABAD - Subito di nuovo in azione Benazir Bhutto: poco dopo aver lasciato la sua abitazione di Islamabad, per la prima volta dopo gli arresti domiciliari-lampo che le erano stati inflitti ieri, la leader dell’opposizione pakistana è scesa in piazza, unendosi a una manifestazione di giornalisti contro lo stato di emergenza decretato una settimana fa dal presidente-generale Pervez Musharraf.
"Sono venuta qui per esprimervi la mia solidarietà", ha dichiarato l’ex premier attraverso un microfono, rivolgendosi ai dimostranti. "Io condanno i controlli imposti ai mass media". Insieme al varo dello stato di emergenza, Musharraf ha sospeso infatti le garanzie costituzionali, in particolare la libertà di stampa: chiuse molte emittenti non allineate, oscurati persino potenti network stranieri come ’Bbc’ o ’Cnn’.
L’apparizione di Bhutto al raduno è apparsa non essere stata programmata: mentre la sua limousine blindata procedeva lungo una strada nel centro della capitale, l’ex premier si è imbattuta in circa duecento giornalisti che scandivano slogan. Non ci ha pensato due volte, ha ordinato all’autista di fermarsi, è scesa e li ha raggiunti. In precedenza lei stessa aveva confermato la ’lunga marcia’ di protesta in programma per martedì prossimo da Lahore a Islamabad malgrado, in forza dello stato di emergenza, qualsiasi assembramento sia attualmente illegale in Pakistan.
Ma la sua libertà di movimento resta limitata. Ad esempio, oggi, la polizia le ha impedito di incontrare l’ex capo della corte suprema Iftikhar Chaudhry, destituito dal presidente. La Bhutto voleva recarsi nell’abitazione in cui lui è confinato da quando la settimana scorsa Musharraf ha proclamato lo stato di emergenza. Con quel provvedimento, giustificato fra l’altro con l’ostilità nei suoi confronti del potere giudiziario, Musharraf ha anche sospeso la costituzione e ha rimosso e sostituto la maggior parte dei giudici del Paese.
Bhutto, secondo i testimoni, ha cercato di avvicinarsi all’abitazione dell’alto magistrato, ma la polizia ha parcheggiato due camion sulla strada per bloccarle l’accesso.
* la Repubblica, 10 novembre 2007.