La cerimonia dell’investitura è stata trasmessa in diretta televisiva
Il presidente, che ha lasciato l’esercito, indossava la tradizionale tunica pachistana
Musharraf giura per il secondo mandato
"Democrazia? Solo a modo nostro"
E tende la mano a Bhutto e Sharif
"Il loro rientro nel Paese è una buona cosa per la riconciliazione nazionale"
Scontri al corteo degli avvocati: 13 feriti e 7 arrestati
ISLAMABAD - Pervez Musharraf ha giurato per il secondo mandato presidenziale. La cerimonia di investitura è stata mandata in onda in diretta tv e si è svolta a Islamabad. Il presidente indossava la tradizionale tunica pachistana. Segno delle sue dimissioni dall’esercito, come era stato chiesto dall’opposizione ma anche da Paesi alleati, a cominciare dagli Stati Uniti.
Il tutto mentre le violenze nel paese non cessano. Almeno 12 avvocati e 7 arrestati sono stati feriti nel corso di una manifestazione a Lahore. La polizia, armata di manganelli, ha caricato i dimostranti che, nel giorno del giuramento per il nuovo mandato di Capo dello Stato, scandivano slogan contro il presidente: "Via Musharraf, Musharraf se ne vada".
Nel discorso pronunciato durante la cerimonia d’investitura, Musharraf ha definito una "buona cosa per la riconciliazione" nazionale il rientro nel Paese dei due ex primi ministri Benazir Bhutto e Nawaz Sharif.
E ha rilevato che la sua investitura come capo di stato in abiti civili è una "tappa cruciale" nella "transizione verso la democrazia". "Sono riconoscente alla nazione pachistana di avermi dato fiducia", ha concluso.
La democrazia della quale parla, ha precisato Musharraf, non è però quella di tipo occidentale: "Vogliamo la democrazia, vogliamo il diritti dell’Uomo, la stabilità, ma li vogliamo a modo nostro. Noi capiamo la nostra società, il nostro ambiente, molto meglio che le persone in Occidente".
Quindi il presidente pachistano ha confermato la data delle elezioni: "Che l’inferno giunga sulla terra o che vi sia il diluvio, la consultazione si terrà l’8 gennaio", ha affermato.
Musharraf, salito al potere otto anni fa con un colpo di stato, è stato rieletto dal Parlamento e dalle assemblee locali il 6 ottobre scorso. Il 3 novembre ha proclamato lo stato di emergenza: ieri ha fatto sapere che intende revocarlo al più presto.
* la Repubblica, 29 novembre 2007.