IL PAESE NEL CAOS
Pakistan, attacco all’ospedale: è strage
Lahore, commando nell’edificio
Almeno 12 morti, alta tensione *
ISLAMABAD. Alcuni uomini hanno aperto il fuoco contro un ospedale a Lahore (est del Pakistan), uccidendo 12 persone. Lo hanno reso noto fonti mediche. Secondo i medici, nell’ospedale sono ricoverate decine di persone rimaste ferite negli attacchi di venerdì scorso a due moschee di ahmadi, una setta musulmana minoritaria (80 morti e 110 feriti).
L’attacco sarebbe stato compiuto almeno da tre uomini che hanno fatto irruzione nell’edificio sparando a casaccio. Un responsabile dell’ospedale ha detto che «gli aggressori hanno preso numerosi osrtaggi». Secondo una fonte che ha chiesto l’anonimato sarebbe stato ucciso anche uno dei killer di venerdì scorso, che era rimasto ferito ed era curato nella struttura.
L’attacco di venerdì scorso è stato rivendicato dai Talebani e le autorità ritengono che sia stato eseguito da sette persone, di cui solo due sono sopravvissute. Rana Sanaullah, esponente del governo della provincia del Punjab, di cui Lahore è la capitale, ha spiegato che gli esecutori dell’attacco hanno ricevuto due mesi e mezzo di formazione in Waziristan, regione tribale ai confini con l’Afghanistan. Domenica mattina hanno preso il via nel cimitero di Rabwa, a nord-ovest di Lahore, le cerimonie di sepoltura delle vittime degli attacchi, mentre la comunità Ahmadiya ha rivendicato il suo diritto a essere protetta dalle autorità pakistane.
«Non siamo anche noi cittadini del Pakistan? Abbiamo il diritto di essere protetti, ma sfortunatamente questa protezione non ci è riconosciuta», ha detto al sito del quotidiano Dawn, Raja Ghalab Ahmad, un leader locale degli Ahmadi, comunità nel mirino degli estremisti e sgradita alle autorità perchè giudicata eretica.
* La Stampa, 31/5/2010 (21:44)