STANZIATI AIUTI PER 800 MILIONI DI DOLLARI
Pakistan, allarme nuove inondazioni
Evacuati in 200 mila nel sud del Paese
L’emergenza si sposta nella provincia del Sindh
Lunedì incontro tra le autorità di Islamabad e l’Fmi
MILANO - L’emergenza inondazioni si sposta nel sud. Una seconda ondata di monsoni colpisce il Pakistan, rischiando di aggravare il bilancio già drammatico di almeno 1.600 morti e 20 milioni di persone colpite. Le autorità della provincia meridionale del Sindh fanno sapere che le alluvioni hanno colpito almeno quattro distretti, incluse le aree urbane, e costretto alla fuga circa 200 mila persone in 24 ore. In 100 mila hanno lasciato la città di Shahdadkor. Evacuati anche, secondo il ministro regionale dell’Immigrazione Jam Saifullah Dharejo, la maggior parte dei villaggi circostanti.
EMERGENZA UMANITARIA E AIUTI - Nelle altre zone del Paese le acque iniziano invece a ritirarsi. Ma resta gravissima l’emergenza umanitaria. L’Organizzazione mondiale della Sanità lancia l’allarme epidemie e l’Onu avverte che 3,5 milioni di bambini rischiano di contrarre malattie mortali. Il Fondo monetario internazionale parla per il Pakistan di uno «sforzo economico enorme». Si terranno lunedì a Washington gli incontri con i funzionari di Islamabad, per aiutare il Paese a rivedere il suo budget e le sue prospettive finanziarie. Il Pakistan è un Paese dal delicato equilibrio politico e il malcontento nei confronti del governo, accusato di essere troppo «lento» nella gestione dell’emergenza, rischia di rafforzare i gruppi islamici fondamentalisti. Secondo il ministro degli Esteri pakistano, Mahmood Qureshi, ammontano a 800 milioni di dollari gli aiuti versati dalla comunità internazionale.
Redazione online
* Corriere della Sera, 22 agosto 2010