Esecutivo di coalizione fra i due principali movimenti di opposizione
Sarà reintegrato alla guida della Corte suprema il giudice destituito da Musharraf
Pakistan, accordo di governo
fra Sharif e il partito di Bhutto
ISLAMABAD - Accordo raggiunto, in Pakistan, fra i due principali partiti di opposizione, per formare un governo di coalizione dopo la vittoria elettorale di lunedì scorso. L’annuncio è stato dato, al termine di un colloquio durato due ore, dal leader del Partito popolare del Pakistan, Asif Ali Zardari, vedovo di Benazir Bhutto, e dall’ex primo ministro Nawaz Sharif, della Lega musulmana del Pakistan.
Sharif, per anni rivale della Bhutto, ha spiegato che è stata concordata "un’agenda comune": "Lavoreremo insieme per formare un governo centrale e nelle province. Zardari ha spiegato che i due partiti "hanno concordato in via di principio di stare assieme" anche se vi è ancora "molta strada da percorrere". Entrambi hanno detto di voler riportare, alla guida della Corte suprema, il giudice Iftikhar Chaudhry destituito dal presidente Pervez Musharraf, uscito sconfitto dal voto.
Al momento non vi sono indicazioni sul nome del futuro primo ministro, che tuttavia dovrebbe andare al Ppp, primo partito del nuovo parlamento. Il Ppp ha ottenuto 88 dei 272 seggi in palio , mentre 67 sono andati alla Lega musulmana. Mentre la Lega Musulmana-Quaid del presidente Musharraf ha conquistato solo 39 seggi in un voto considerato un referendum sugli otto anni di regime del generale.
Zardari ha escluso ogni accordo con il partito di Musharraf o con quelli che lo hanno sostenuto, ma ha lasciato la porta aperta a piccoli partiti regionali per formare un "governo di consenso nazionale". Fra questi potrebbe esserci il Partito nazionale Awami, una formazione laico-progressista della turbolenta provincia della frontiera del nord-ovest il cui leader, Asfand Ali Wali, è già stato ricevuto da Zardari.
Il leader del Ppp ha infine annunciato che il nuovo parlamento chiederà all’Onu di aprire un’inchiesta sull’attentato in cui è stata assassinata sua moglie, Benazir Bhutto, lo scorso 27 dicembre.
* la Repubblica, 21 febbraio 2008