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Uomini e donne, per un "cambio di civiltà" - al di là del Regno di "Mammasantissima": l’alleanza edipica della Madre con il Figlio, contro il Padre, e contro tutti i fratelli e tutte le sorelle.

USCIAMO DAL SILENZIO: UN APPELLO DEGLI UOMINI, CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. Basta - con la connivenza all’ordine simbolico della madre [Giocasta]!!! - a c. di Federico La Sala

L’antropologia come la teologia della "sacra famiglia" della gerarchia vaticana è zoppa e cieca: è quella del ’Figlio’ che prende - accanto alla Madre - il posto del padre "Giuseppe" e dello stesso "Padre Nostro"... e fa il "Padrino"!!!
lunedì 27 novembre 2006 di Federico La Sala

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> USCIAMO DAL SILENZIO: UN APPELLO DEGLI UOMINI -- La violenza è prodotta anche "da un sistema politico, economico, culturale e sociale che genera forme di sessismo, trans-omofobia e razzismo" (Comitato "Non Una di meno")

martedì 18 ottobre 2016

"Non una di meno",

verso la mobilitazione di novembre

*

Sono due le giornate che quest’anno a novembre ospiteranno a Roma iniziative e dibattiti contro la violenza di genere e il sessismo, e che apriranno la strada "a un processo di mobilitazione ampio per affermare l’autodeterminazione e la libertà femminile".

Il 26 novembre le donne scenderanno in piazza per presentare il "piano delle donne femministe contro la violenza di genere".

La giornata del 27 novembre ospiterà invece tavoli tematici e workshop "per elaborare le proposte su temi che spaziano dal diritto alla salute, alla libertà di scelta, all’autodeterminazione in ambito sessuale e riproduttivo, al lavoro, al welfare, al femminismo migrante".

A renderlo noto, sono le oltre cinquecento donne, provenienti da tutta Italia, che l8 ottobre scorso si sono date appuntamento all’interno dell’assemblea "Non una di meno", nelle aule della facoltà di psicologia dell’Università Sapienza di Roma. Un percorso nazionale contro la violenza maschile sulle donne già iniziato e in evoluzione che conta sulla presenza della rete romana Io decido, che riunisce diverse associazioni e collettivi femministi di Roma, dell’UDI (Unione Donne in Italia), e del’associazione D.I.Re (Donne in rete contro la violenza), che riunisce più di 77 centri antiviolenza in Italia e che proprio in questi giorni ha lanciato "Videiamo la violenza", concorso video europeo rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni in collaborazione con WAVE (Women Against Violence Europe).

La violenza ha diverse forme, ricordano le donne del comitato "Non una di meno", e il fenomeno è complesso e strutturale, e non può essere affrontato con politiche emergenziali e securitarie. Le donne del comitato hanno più volte ricordato le battaglie portate avanti dalle donne polacche, argentine, curde "che hanno saputo mettere in crisi la torsione antidemocratica in atto a livello globale". La violenza, spiega infatti il comitato, è prodotta anche "da un sistema politico, economico, culturale e sociale che genera forme di sessismo, trans-omofobia e razzismo".

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InGenere, 14/10/2016 - Segnalaci la tua iniziativa locale, scrivi a redazione @ ingenere.it


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