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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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> GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

sabato 21 ottobre 2006

DOPO LA "LEZIONE" DI VERONA, LE "URLA" DI VICENZA: "Forza Italia" lancia la campagna del far pagare tutto a "caro-prezzo" ("Deus caritas est"!!!) e parte all’attacco della intera ITALIA e delle sue ISTITUZIONI. Casini, da Baveno (Verbania), giustamente prende le distanze!!!


Manifestazione di Forza Italia, Lega e An contro la Finanziaria Bossi greve: "Silvio, ce l’abbiamo ancora duro perciò è pieno di donne"

Berlusconi dal palco di Vicenza "Prodi bugiardo e pericoloso"

Fischi all’inno di Mameli. Prodi ironico: "A casa mia sto bene" Casini: "Non dare l’alibi alla fiducia, e il governo non la metta" *

VICENZA - Sale sul palco della manifestazione che ha fortemente voluto e che ha segnato la prima divisione nella Cdl e attacca: "E allora questo gran bugiardo pericoloso per tutti noi, mandiamolo a casa". Silvio Berlusconi ha concluso così il suo discorso alla manifestazione della Casa delle Libertà a Vicenza. Sul palco, dove c’erano anche Fini, Giovanardi, Tremonti, Mussolini e altri esponenti del centrodestra, è salito anche il leader della Lega Umberto Bossi, che in mezzo agli applausi ha più volte urlato al microfono: "Veneto libero" e poi, rivolto alla piazza ha escalamato: "Silvio, ce l’abbiamo ancora duro, per questo è pieno di donne".

Ma il Veneto leghista si era fatto sentire quando la banda musicale ha intonato l’inno di Mameli. Per tutte e sei le volte in cui i musicisti lo hanno suonato dalla piazza è salita una bordata di fischi, nessuno dal palco ha richiamato all’unità d’Italia. A metà del programma, dagli altoparlanti si è sentito il canto del "Va pensiero" e solo allora la piazza è rimasta in religioso silenzio.

La pioggia non ha aiutato: ci sono gli striscioni che inneggiano "Vicenza vuole solo te", ci sono i militanti avvolti nelle bandiere di Forza Italia, ma nella piazza della città veneta le zone vuote sono tante. Ad aiutare la manifestazione indetta da Forza Italia, Lega e Alleanza Nazionale (non ha aderito l’Udc) per protestare contro la politica economica del governo è la scelta della città italiana che ha più portici. Molti si sono rifugiati lì sotto per sentire il discorso del leader.

Sul palco un grande cartellone con il volto di Prodi, con il naso lunghissimo, e sotto la scritta: "Torno a ribadire per chi non ha ancora capito e soprattutto per chi non ha voglia di capire che noi non alzeremo le tasse. Noi le abbasseremo". Berlusconi ha forzato la mano sul tema delle menzogne: "Chi è tra me e Prodi che ha dimostrato di essere il gran bugiardo?", è la domanda che Berlusconi ha rivolto dal palco di piazza dei Signori a Vicenza. E il popolo del centrodestra ha risposto senza esitazioni "Prodi, Prodi". "E allora, mandiamolo a casa al più presto", ha detto di rimando il leader della Cdl, che non ha rinunciato alla battuta: "Mai, come questa volta, bisogna dire ’piove, governo ladro’", ha esclamato Berlusconi tra gli applausi e le acclamazioni della folla.

In un passo del suo discorso anche una stoccata al capo dello Stato: "Questi signori della sinistra hanno prepotentemente e arrogantemente messo le mani sulle istituzioni: il presidente della Repubblica è uno di loro, così come i presidenti di Camera e Senato ha detto Berlusconi dal palco di Vicenza - Questi signori della sinistra pur essendo primi in elezioni taroccate hanno rifiutato la nostra offerta di collaborazione e hanno occupato tutte le istituzioni".

Oltre al Quirinale e alle presidenze dei due rami del Parlamento, Berlusconi ha citato la Corte costituzionale, la magistratura, i sindacati e la stampa. "Per questo - ha proseguito il Cavaliere dal palco di Vicenza - non esiste in Italia un sistema completamente democratico perché non c’è un sistema di pesi e contrappesi".

Pierferdinando Casini, leader dell’Udc che non ha aderito alla manifestazione, da Baveno in provincia di Verbania, dove ha partecipato a un convegno, ha commentato così le parole di Berlusconi: "Sulla Fimnanziaria chiedo alla Cdl di non dare alibi al governo per porre la fiducia, e chiedo a Prodi di non ricorrervi". E poi il leader Udc aggiunge: "Mandare a casa Prodi è utile ma non è sufficiente. Tutti sanno che non si torna a votare. L’Italia è una macchina - spiega Casini - non importa chi è alla guida, se il motore è fuso l’auto resta in parcheggio. Ecco perché servono ricette positive e non solo atti di una parte contro l’altra". Il leader Udc ha anche fatto riferimento ai fischi che la piazza ha tributtato all’inno italiano: "Nel centro destra qualche imbecille che fischia l’inno nazionale c’è, lo vediamo giornalmente. Noi - ha aggiunto - siamo orgogliosi del nostro inno". (21 ottobre 2006)

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* www.repubblica.it, 21.10.2006


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