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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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> GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

venerdì 15 dicembre 2006

Fiducia al governo sulla manovra Prodi: la svolta che attendevamo *

Con 162 voti favorevoli e 157 contrari, l’aula del Senato dà il via libera alla Finanziaria 2007, che ora torna alla Camera per l’approvazione definitiva. Con l’Unione cinque senatori a vita: Ciampi, Levi Montalcini, Colombo, Cossiga e Scalfaro. L’ex Italia dei Valori Sergio De Gregorio ha votato con il centrodestra. «Tutti attendevamo questa votazione come una svolta - afferma Romano Prodi - La svolta c’è stata nella direzione giusta».

La manovra, ha affermato di fronte ai senatori il ministro Tommaso Padoa Schioppa, «evita il collasso finanziario al quale eravamo irremediabilmente destinati». Il ministro ha rilevato con più durezza rispetto alle precedenti occasioni l’«eccezionale gravità» costituita dall’azzeramento dell’avanzo primario «perpetrato dal precedente governo» E un aumento dell’indebitamento che rappresenta invece «miopia, egoismo, sacrificio del benessere di domani a quello di oggi, espropriazione dei figli e dei nipoti, è peggio della condotta della cicala che nella favola non accumula debiti ma si limita a consumare l’esistente». Plauso invece alla maggioranza: «La pluralità delle voci si è tradotta nella omogeneità dei comportamenti. Che l’intero schieramento della maggioranza abbia condiviso le responsabilità e le scelte necessarie per governare in una situazione difficile quale è la nostra è un fatto di importanza storica per l’Italia. Un fatto che sembra passare inosservato».

Difficile però negare le difficoltà trascorse in questi mesi: «In più momenti - afferma Padoa Schioppa - ha temuto di avere la stessa sorte del vecchio pescatore di Hemingway. Di correre il rischio di arrivare a riva con solo la lisca del pesce tanto faticosamente pescato». Ma alla fine «bisogna essere fieri di quanto fatto fin qui e del coraggio del governo di dire la verità ai cittadini, ma bisogna anche riconoscere che siamo solo all’inizio e molto resta da fare e che il lavoro andrà continuato fin da subito con ancor più tenacia e volontà. questa finanziaria ci permette di farlo con rinnovato ottimismo».

E alla fine arrivano anche le scuse. Direttamente ai cittadini. Il ministro Padoa Schioppa nel suo intervento al Senato la mette così: «Il continuo flusso di notizie ha dato l’impressione, quanto mai lontana dalla realtà, di affanno, confusione e incertezza. Me ne dolgo e me ne scuso con i cittadini a nome del governo».

* l’Unità, Pubblicato il: 15.12.06, Modificato il: 15.12.06 alle ore 20.27


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