Rifiuti, carica della polizia
Nuovi blocchi, Pianura isolata
Dal presidio: qui l’immondizia del nord *
la discarica di PianuraScene da guerriglia urbana. È l’istantanea di Largo Russolillo a Pianura, alla periferia di Napoli dove da giorni è in scena il braccio di ferro tra istituzioni e forze dell’ordine e abitanti del quartiere. In gioco c’è la riapertura della discarica di contrada Pisani, chiusa da anni, ma unica via per uscire in tempi brevi dall’emergenza che affligge tutto il Napoletano. Sono volati diversi sassi in direzione degli agenti. Al gesto dei presidianti agenti della polizia e carabinieri hanno risposto con una «mezza carica», spinte, strattoni e colpi vari. Nessuno, a quanto si apprende si sarebbe ferito in questo impatto, anche se il 118 non fornisce alcuna notizia in merito.
Nel quartiere simbolo dell’emergenza, la polizia ha sfondato una prima volta il blocco stradale, ma i manifestanti lo hanno ripristinato. «Faremo passare i camion solo per la bonifica della discarica dei Pisani», ha detto l’ingegnere Michele Ramaglia, un rappresentante dei manifestanti. «In quella discarica ci sono migliaia di tonnellate di rifiuti tossici provenienti dal Triveneto - ha aggiunto Ramaglia - dite a Calderoli di venirseli a prendere. Abbiamo pagato per colpe altrui. È inammissibile che ci siano colline alte duecento metri di rifiuti, è contro ogni logica di tutela ambientale. Questo sito non è idoneo perchè qui i venti trasportano i gas emanati dai rifiuti, che non sono interrati».
Tutte le strade di accesso al quartiere sono chiuse. Si registrano, infatti, blocchi dei manifestanti lungo via Montagna Spaccata, via Cinzia, alcune arterie di Pozzuoli e del comune di Quarto. Chiusa l’uscita e l’entrata della Tangenziale di via Campana. Si può arrivare nel quartiere e, soprattutto nella zona della discarica di Contrada Pisani, unicamente a piedi. Bloccata anche la ferrovia circumflegrea che collega la città di Napoli con il litorale Domizio.
La situazione drammatica, causata sia dai rifiuti che dai blocchi dei manifestanti, ha spinto molti genitori a non accompagnare i propri figli a scuola. Sono molti quelli che, come gli insegnanti, non riescono a raggiungere il proprio posto di lavoro perché impossibilitati a lasciare le proprie case con le automobili. Difficoltà ad arrivare a Pianura anche per i taxi e i mezzi di trasporto pubblico. Nel quartiere molti negozi sono chiusi, soprattutto quelli di generi alimentari. Quello che in questo momento preoccupa maggiormente, oltre agli scontri, è la precaria situazione igienico-ambientale.
Intanto non solo nel quartiere di Pianura ma anche nel centro cittadino si registrano cassonetti rovesciati. L’immondizia invade le strade. In alcuni quartieri occorre fare slalom con le auto tra i sacchetti distribuiti disordinatamente su marciapiedi e carreggiate. In altre zone della città si cammina a passo d’uomo ad un unico senso di marcia a causa dei cassonetti che sono stati posizionati al centro della carreggiata. Si teme che la situazione possa degenerare anche con incendi e roghi dolosi dell’immondizia che giace da settimane nelle strade di Napoli città e dell’intera provincia.
Il Genio militare sta liberando le strade intorno alle scuole dai rifiuti. Come annunciato domenica dal presidente del Consiglio Romano Prodi si è avviata una raccolta straordinaria per garantire un minimo di pulizia nelle zone che limitrofe agli istituti scolastici di ogni ordine e grado. A Caserta e nella provincia sono all’opera due Bobcat e due pale meccanica del 21mo reggimento guastatori che stanno lavorando insieme ai mezzi dell’azienda d’igiene comunale. Altrove, soprattutto nella provincia di Napoli, si sta procedendo alla raccolta ordinaria. La situazione è drammatica principalmente nei comuni vesuviani e nelle città a ridosso del capoluogo partenopeo.
* l’Unità, Pubblicato il: 07.01.08, Modificato il: 07.01.08 alle ore 11.05