Prodi chiede agli amministratori locali uno sforzo per superare l’emergenza
Ma Lombardia, Liguria, Friuli e Basilicata rispondono di no
Rifiuti campani in viaggio
Parte l’operazione-distribuzione
Le altre regioni diranno entro venerdì in che modo potranno rendersi utili
Prodi soddisfatto: "Attenzione costruttiva e grande disponibilità ad aiutare"
ROMA - La prima nave per la Sardegna è partita stasera intorno alle 21 dal porto di Napoli: 1.500 tonnellate di monnezza destinazione Cagliari e poi qualche discarica sarda gentilmente messa a disposizione dal governatore Renato Soru. Quando in serata una coda di circa cento camion si è messa in fila sulla banchina dove era ancorato il traghetto Italroro Three, in molti hanno pensato che anche questa crisi era avviata verso la soluzione. Ma fino a quando?
Palazzo Chigi si appella alla solidarietà nazionale sull’emergenza rifiuti a Napoli, l’Italia e i suoi amministratori non voltano la testa dall’altra parte - cosa che non avrebbe dovuto stupire - e rispondono. La più solerte è la Sardegna; alcune regioni dicono "ci siamo ma non in questo preciso momento"; altre, le più, rinviano a venerdì per dire con chiarezza cosa possono fare. Come che sia una disponibilità che fa dire al premier Romano Prodi di essere "soddisfatto" per come è andato l’incontro con le regioni. "E’ stato un incontro molto positivo" ha riferito in serata il portavoce Silvio Sircana. "Da parte di tutte le regioni c’è stata una attenzione costruttiva rispetto alle decisioni di ieri. E c’è la massima disponibilità a lavorare per metterle in pratica".
"Aiutiamo però ..." - La riunione a palazzo Chigi tra governo e enti locali, comuni e regioni, è cominciata nel primo pomeriggio. Accanto a Prodi, c’erano i ministri Amato, Pecoraro Scanio, Parisi e Lanzillotta, il viceministro Minniti e i sottosegretari Letta e Micheli. Dall’altra parte i presidenti delle Regioni, tra cui anche Errani, presidente della Conferenza Stato-Regioni, presenti anche il presidente dell’Anci Domenici e dell’Upi Melilli. Molto affollata e partecipata, alla fine le posizioni in campo sono abbastanza chiare. Quattro regioni - Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Basilicata - hanno chiarito di essere in linea teorica molto disponibili ma purtroppo non sono in grado adesso di un aiuto concreto. Le altre hanno preso tempo fino a venerdì quando, in un incontro con il Commissario De Gennaro, saranno definite quantità e e modalità di trasporto.
"Emergenza nazionale" - All’appello di Palazzo Chigi le regioni rispondono, complessivamente, in modo positivo per l’aspetto politico, ma quattro annunciano che non sono in grado di andare oltre e accogliere i rifiuti campani. "E’ un’emergenza nazionale - commenta Errani - e quindi è giusto che tutte le istituzioni facciano uno sforzo comune per affrontare la situazione. Nelle prossime ore - precisa rilevando che oggi non c’è stata alcuna discussione - discuteremo su come questo sforzo si potrà concretizzare". Sostegno anche dalla Toscana anche se il presidente Martini avverte che "il problema non verrà superato se ogni regione non risolverà la propria situazione costruendo i termovalorizzatori necessari".
La Lombardia giustifica la sua non disponibilità spiegando che "il sistema di smaltimento lombardo è parametrato sui bisogni della regione e che i termovalorizzatori non possono bruciare rifiuti ’tali e quali’ come quelli campani".
Errani: "Tutte le regioni sono d’accordo" - Ci pensa Vasco Errani in serata a cacciare via ogni dubbio sulla reale disponibilità dei governatori. "Non c’è stata nessuna discussione e tutti i rappresentanti delle regioni presenti si sono detti disponibili ad aiutare lo smaltimento dell’emergenza in Campania". Nè numeri nè cifre, quelli sono rinviati ai tavoli tecnici. Più in generale "è stata una risposta politica che accetta l’invito del presidente Prodi ad aiutare il superamento dell’ emergenza".
* la Repubblica, 9 gennaio 2008.