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"Gomorra" italica....

EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - a cura di pfls

sabato 7 luglio 2007 di Federico La Sala
[...] "La Presidenza del Consiglio - spiega una nota - ha avviato la fase di uscita dall’emergenza rifiuti in Campania. In seguito all’approvazione e alla conversione del decreto legge n. 61 dell’11 maggio 2007 sugli interventi straordinari per lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania per le cui finalità sono stati stanziati 80 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio comunica che questa fase transitoria, in vista del passaggio alla gestione ordinaria della Regione Campania - (...)

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> EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. --- ANCORA PROTESTE. E’ RIVOLTA CONTRO PIANO DE GENNARO. i sindaci di 150 comuni, nero su bianco, hanno scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per dirgli che non è vero che la Campania è interamente ricoperta di rifiuti. Tutt’altro, visto che ci sono 150 comuni campani, anche del napoletano, che fanno la raccolta la differenziata da anni, superando, nella maggior parte dei casi, il 35% e arrivando perfino al 90%. Oltre un milione e mezzo di cittadini campani, dunque, ha deciso da tempo di voltare le spalle all’emergenza rifiuti. Del resto fare la raccolta differenziata, dice il vice sindaco di Mercato San Severino (Salerno), Giovanni Romano, "non è una cosa impossibile". "Anzi speriamo -ha aggiunto- di incontrare presto il Capo dello Stato, per dirgli che si può invertire la rotta, che c’é già chi lo fa e che siamo disposti, se serve, anche a dare una mano.

domenica 27 gennaio 2008

ANSA» 2008-01-27 19:05

RIFIUTI, E’ RIVOLTA CONTRO PIANO DE GENNARO

I parroci di tutte le chiese di Quarto (Napoli) hanno chiesto ai fedeli, durante le celebrazioni della messa domenicale, di collaborare con il loro comportamento per uscire dall’emergenza rifiuti, "avviando responsabilmente la raccolta differenziata". "Capisco che il momento è difficile - ha detto don Giuseppe Cipolletta, parroco della Chiesa di San Castrese concludendo la celebrazione della Santa Messa - ma solo un comportamento responsabile, ci consentirà di venirne fuori. Fortunatamente fa freddo. Ma presto le giornate si riscalderanno e noi dobbiamo fare la nostra parte, attuando una responsabile raccolta differenziata". L’appello ai fedeli da parte dei parroci presenti nel comune flegreo, segue di qualche giorno l’incontro che il sindaco di Quarto, Sauro Secone, ha avuto con tutti i parroci della zona, nel corso del quale il primo cittadino ha chiesto di "sensibilizzare i fedeli alla raccolta differenziata, unico strumento per uscire fuori dalla crisi". Il sindaco Secone ha annunciato l’arrivo di nuovi cassonetti per la differenziata, una massiccia campagna stampa ed incontri in associazioni e parrocchie per sensibilizzare i cittadini. Quarto ha in strada oltre 2mila e 900 tonnellate di spazzatura non raccolta, e questo malgrado la buona volontà degli uomini dell’esercito, che hanno soltanto alleviato, ma non risolto, la situazione. "Ringraziamo i militari per il duro lavoro - ha detto Secone - e l’impegno che stanno mettendo in queste operazioni di pulizia delle strade, ma bisogna fare di più"

ANCORA PROTESTE

Anche la scorsa notte la centrale dei vigili del fuoco ha ricevuto decine di segnalazioni per l’emergenza roghi, scaturita dall’esasperazione dei cittadini della Campania, che danno alle fiamme i sacchetti dell’immondizia accumulati nelle strade. Sono 62 gli interventi realizzati dalle 20 di ieri alle 8 di stamattina, secondo il 115. Particolarmente colpita dal problema la provincia: in particolare, i comuni di Mugnano, Giugliano, Casoria. Nel capoluogo, invece, dove in questi giorni le strade vengono sgomberate dai rifiuti, i vigili del fuoco sono intervenuti su alcuni roghi a Pianura, nella contrada dei Pisani: quartiere in cui, nelle scorse settimane, ci sono stati scontri e giornate di altissima tensione, di fronte alla decisione del commissariato di Governo per l’emergenza - poi ritirata - di riaprire sul sito una discarica.

Continuano le proteste a Marigliano (Napoli) contro l’apertura del sito di stoccaggio previsto dal piano del commissario Gianni De Gennaro. I manifestanti, circa un centinaio, hanno rimosso il blocco lungo l’asse 7 bis che collega Nola a Villa Literno. Hanno, però, bloccato la rampa d’accesso che conduce al centro commerciale ’Vulcano Buono’ e al polo distributivo ’Cis’ di Nola

E ieri ancora tensione nel Beneventano per l’emergenza rifiuti. Corteo di protesta a Montesarchio contro la discarica, il sindaco offre un milione di euro per non riaprirla.

Il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, è intanto rientrato a Napoli da Benevento e ha subito convocato l’Unità di Crisi per affrontare ulteriori aspetti dell’emergenza in atto. Il prefetto De Gennaro ritiene, come si sottolinea in una nota, "particolarmente proficuo l’incontro con le istituzioni locali e i rappresentanti dei cittadini della provincia di Benevento, incontro da cui ha tratto elementi utili per l’adozione di ulteriori decisioni, soprattutto alla luce del particolare impegno della Provincia e dei suoi tecnici nell’individuare utili sinergie tra il piano delineato per uscire dall’attuale emergenza e le progettualità già da tempo definite dalle istituzioni locali".

RIFIUTI: 150 SINDACI A NAPOLITANO,C’E’CAMPANIA SENZ’EMERGENZA

NAPOLI - Non si sentono i ’primi della classe’, né vogliono esserlo; ma, dicono, è un dato di fatto che nei loro comuni l’emergenza rifiuti non c’é. E dunque i sindaci di 150 comuni, nero su bianco, hanno scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per dirgli che non è vero che la Campania è interamente ricoperta di rifiuti. Tutt’altro, visto che ci sono 150 comuni campani, anche del napoletano, che fanno la raccolta la differenziata da anni, superando, nella maggior parte dei casi, il 35% e arrivando perfino al 90%. Oltre un milione e mezzo di cittadini campani, dunque, ha deciso da tempo di voltare le spalle all’emergenza rifiuti. Del resto fare la raccolta differenziata, dice il vice sindaco di Mercato San Severino (Salerno), Giovanni Romano, "non è una cosa impossibile". "Anzi speriamo -ha aggiunto- di incontrare presto il Capo dello Stato, per dirgli che si può invertire la rotta, che c’é già chi lo fa e che siamo disposti, se serve, anche a dare una mano. "Noi la facciamo da sei anni - aggiunge Romano, già sindaco dello stesso comune - eppure siamo 22 mila abitanti, più 7000 studenti universitari e abbiamo 22 frazioni. Serve solo buona volontà". La pensa così anche Francesco Cosimato, sindaco di Baronissi, altro comune di una provincia, come quella di Salerno, che conta il maggior numero di quei comuni che, proprio perché fanno la differenziata si sono uniti, un anno fa, nel ’Club dei Virtuosi’. "Anche noi, come Mercato San Severino raggiungiamo il 60% di differenziata e la facciamo da sei anni - dice Cosimato - Cosa abbiamo detto al Capo dello Stato? Che da un lato siamo orgogliosi del nostro risultato, ma dall’altro ci sentiamo anche mortificati per il fatto che i nostri sforzi, a causa di questa emergenza, rischiano di venire vanificati". La lettera, i sindaci, l’hanno anche pubblicata in un avviso a pagamento su un quotidiano nazionale. Tutto pur di lanciare un appello. "Per risolvere l’emergenza rifiuti bisogna mettere i sindaci in rete - dice Romano - bisogna aiutarsi a vicenda, scambiarsi le esperienze. Non servono consulenti e task force, ma solo un po’ di buona volontà".


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