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"Gomorra" italica....

EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - a cura di pfls

sabato 7 luglio 2007 di Federico La Sala
[...] "La Presidenza del Consiglio - spiega una nota - ha avviato la fase di uscita dall’emergenza rifiuti in Campania. In seguito all’approvazione e alla conversione del decreto legge n. 61 dell’11 maggio 2007 sugli interventi straordinari per lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania per le cui finalità sono stati stanziati 80 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio comunica che questa fase transitoria, in vista del passaggio alla gestione ordinaria della Regione Campania - (...)

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> EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. --- Scatta il piano De Gennaro: si parte con l’ex Manifattura, Marigliano e Villaricca. A Napoli fischi alla Iervolino.

lunedì 4 febbraio 2008


-  Scatta il piano De Gennaro: si parte con l’ex Manifattura, Marigliano e Villaricca
-  Ancora fiaccolate e cortei di protesta nella notte in alcuni dei comuni interessati

-  Rifiuti, via libera a tre siti
-  A Napoli fischi alla Iervolino

-  di CRISTINA ZAGARIA *

NAPOLI - Niente più incertezze. Arrivano le relazioni tecniche. E, scongiurati i rischi ambientali, Gianni De Gennaro sblocca il piano straordinario per l’emergenza rifiuti. Via libera ai siti di Marigliano, Villaricca e Napoli. Il supercommissario, quindici giorni fa, aveva promesso 8 siti per assorbire le montagne di rifiuti della Campania. Dopo due settimane di proteste e scontri, comincia con tre: apre il sito provvisorio di Marigliano; dispone il conferimento di 30 mila tonnellate di frazione organica a Villaricca; fa partire i lavori per lo stoccaggio di ecoballe nella ex Manifattura Tabacchi, a Napoli, dove viene "esclusa la presenza di amianto".

Tre decisioni. E una proroga: si aspettano i risultati per il sito di Difesa Grande, in Irpinia. È il primo passo - prudente, ma concreto - per sbloccare lo stallo tra emergenza e proteste. È la prima decisione operativa del commissario. Anche se i nuovi siti sono solo una soluzione tampone: la Campania in una sola settimana produce circa 50mila tonnellate di rifiuti. De Gennaro avanza, ma cauto. A Villaricca, per esempio, esclude qualsiasi ampliamento della discarica, e parla di "definitiva chiusura e di messa in sicurezza del sito con le procedure più avanzate".

Ma ormai è una corsa contro il tempo. "Siamo ancora in una fase difficile, di organizzazione del sistema. Però i cento giorni della mia missione devono bastare" dice, a "Che tempo che fa", il prefetto De Gennaro. Le sue prime decisioni operative riaccendono timori e proteste. Ieri sera, a Marigliano, la popolazione organizza una fiaccolata: mille persone si radunano al sito di "Boscofangone" e qualcuno affigge per le strade manifesti a lutto: "La città tragicamente si spegne sotto la monnezza".

"Dobbiamo dimostrare pacificamente la nostra indignazione - dice il sindaco Felice Esposito Corcione - contro la decisione del commissario di portare a Marigliano una quantità imprecisata di rifiuti". I comitati civici annunciano una resistenza a oltranza: "No a decisioni calate dall’alto". Giornata di attesa a Santa Maria la Fossa (Caserta), dopo le tensioni e i tafferugli di sabato: la cittadinanza chiede di ridurre i rifiuti da destinare a Ferrandelle.

Parte l’onda d’urto alle prime mosse del piano-De Gennaro e a Napoli fallisce la domenica ecologica. Il Comune aveva organizzato una giornata dedicata alla raccolta di carta, vetro e alluminio, con punti di raccolta straordinari in dieci piazze. Doveva essere la giornata dell’educazione al riciclo. È stata l’ennesima domenica di proteste e malcontento. Contestata Rosa Russo Iervolino, il sindaco. "Vergogna. È solo una pagliacciata - gridano i cittadini - La differenziata non funziona perché non ci sono cassonetti e non ci sono siti di stoccaggio. Non date la colpa solo a noi cittadini, perché noi siamo pronti a fare la nostra parte. E voi?"

* la Repubblica, 4 febbraio 2008


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