Scatta il piano De Gennaro: si parte con l’ex Manifattura, Marigliano e Villaricca
Ancora fiaccolate e cortei di protesta nella notte in alcuni dei comuni interessati
Rifiuti, via libera a tre siti
A Napoli fischi alla Iervolino
di CRISTINA ZAGARIA *
NAPOLI - Niente più incertezze. Arrivano le relazioni tecniche. E, scongiurati i rischi ambientali, Gianni De Gennaro sblocca il piano straordinario per l’emergenza rifiuti. Via libera ai siti di Marigliano, Villaricca e Napoli. Il supercommissario, quindici giorni fa, aveva promesso 8 siti per assorbire le montagne di rifiuti della Campania. Dopo due settimane di proteste e scontri, comincia con tre: apre il sito provvisorio di Marigliano; dispone il conferimento di 30 mila tonnellate di frazione organica a Villaricca; fa partire i lavori per lo stoccaggio di ecoballe nella ex Manifattura Tabacchi, a Napoli, dove viene "esclusa la presenza di amianto".
Tre decisioni. E una proroga: si aspettano i risultati per il sito di Difesa Grande, in Irpinia. È il primo passo - prudente, ma concreto - per sbloccare lo stallo tra emergenza e proteste. È la prima decisione operativa del commissario. Anche se i nuovi siti sono solo una soluzione tampone: la Campania in una sola settimana produce circa 50mila tonnellate di rifiuti. De Gennaro avanza, ma cauto. A Villaricca, per esempio, esclude qualsiasi ampliamento della discarica, e parla di "definitiva chiusura e di messa in sicurezza del sito con le procedure più avanzate".
Ma ormai è una corsa contro il tempo. "Siamo ancora in una fase difficile, di organizzazione del sistema. Però i cento giorni della mia missione devono bastare" dice, a "Che tempo che fa", il prefetto De Gennaro. Le sue prime decisioni operative riaccendono timori e proteste. Ieri sera, a Marigliano, la popolazione organizza una fiaccolata: mille persone si radunano al sito di "Boscofangone" e qualcuno affigge per le strade manifesti a lutto: "La città tragicamente si spegne sotto la monnezza".
"Dobbiamo dimostrare pacificamente la nostra indignazione - dice il sindaco Felice Esposito Corcione - contro la decisione del commissario di portare a Marigliano una quantità imprecisata di rifiuti". I comitati civici annunciano una resistenza a oltranza: "No a decisioni calate dall’alto". Giornata di attesa a Santa Maria la Fossa (Caserta), dopo le tensioni e i tafferugli di sabato: la cittadinanza chiede di ridurre i rifiuti da destinare a Ferrandelle.
Parte l’onda d’urto alle prime mosse del piano-De Gennaro e a Napoli fallisce la domenica ecologica. Il Comune aveva organizzato una giornata dedicata alla raccolta di carta, vetro e alluminio, con punti di raccolta straordinari in dieci piazze. Doveva essere la giornata dell’educazione al riciclo. È stata l’ennesima domenica di proteste e malcontento. Contestata Rosa Russo Iervolino, il sindaco. "Vergogna. È solo una pagliacciata - gridano i cittadini - La differenziata non funziona perché non ci sono cassonetti e non ci sono siti di stoccaggio. Non date la colpa solo a noi cittadini, perché noi siamo pronti a fare la nostra parte. E voi?"
* la Repubblica, 4 febbraio 2008