disagi lungo la linea ferroviaria che collega il capoluogo campano a salerno
Rifiuti, bloccata la Napoli-Battipaglia
Varati due provvedimenti anti-emergenza
Terminata la riunione convocata dal prefetto: in arrivo medici sentinella e un call center per informare i cittadini *
NAPOLI - Napoli sempre nel caos per l’emergenza rifiuti. Una trentina di manifestanti hanno bloccato i binari all’altezza del passaggio livello tra San Giovanni e Barra, a Napoli. Al momento la circolazione ferroviaria della linea Napoli-Battipaglia (Salerno) delle Ferrovie dello Stato è ferma. Decine di sacchetti dell’immondizia sono infatti stati sparpagliati sui binari impedendo il passaggio dei convogli. Sul posto la Polizia che sta compiendo opera di mediazione con i manifestanti. Le Ferrovie hanno garantito comunque i collegamenti tra Napoli e Salerno grazie ad itinerari alternativi.
RIUNIONE STRAORDINARIA - La questione dei rifiuti a Napoli arriva sul tavolo del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Alla luce delle proteste riesplose nel capoluogo campano negli ultimi due giorni, il prefetto di Napoli ha convocato infatti domenica una riunione straordinaria del comitato. Sul tappeto la questione rifiuti. «A Napoli e in Campania non è in atto alcuna emergenza sanitaria» ha spiegato il rappresentante del ministero di Lavoro, Salute e Politiche sociali che ha partecipato al Comitato presieduto dal prefetto Pansa. Il quale, al termine della riunione, si è mostrato ottimista circa il ristabilirsi della normalità a Napoli nei prossimi giorni. «L’acme della crisi - ha detto Pansa - è stato superato. Ora sta riprendendo lo smaltimento dei rifiuti dalle strade e sono fiducioso che in breve tempo la crisi acuta finirà. Ci sono molte voci allarmanti sulla situazione cittadina, ma spero che la fase acuta sia alle spalle».
VARATI DUE PROVVEDIMENTI - Nel corso della riunione sono anche stati varati due provvedimenti per far fronte all’emergenza rifiuti: martedì partirà il progetto "medici sentinella" per una sorveglianza sindromica e un monitoraggio costante delle varie patologie a rischio, mentre da mercoledì sarà attivo uno specifico call center per fornire informazioni alla cittadinanza. Inoltre è iniziata una raccolta straordinaria in tutta la provincia di Napoli che consentirà il prelievo giornaliero e il recupero dei quantitativi accumulatisi nei giorni scorsi nelle strade per le difficoltà nello smaltimento.
84 ROGHI - La decisione del prefetto è arrivata domenica mattina, dopo l’ennesima notte di superlavoro per i vigili del fuoco: 84 gli incendi di spazzatura tra il capoluogo campano e la provincia. Un o degli incendi appiccati alla spazzatura accumulata da giorni ha danneggiato gravemente l’ingresso della sede dell’Inps, in via Medina, in pieno centro a Napoli. Le fiamme, probabilmente sprigionate dopo il lancio di una bottiglia incendiaria, hanno semidistrutto anche una Rover 400 che si trovava parcheggiata proprio vicino ai cassonetti dati alle fiamme.Un altro incendio è stato appiccato a due grossi cumuli di spazzatura che si trovavano a pochi metri di distanza, in via San Tommaso d’Aquino, non lontano dagli uffici della Questura che si occupano del rilascio di passaporti e vicino a piazza Municipio. Gli stessi cumuli erano stati già parzialmente incendiati nei giorni scorsi ma non rimossi.
BASSOLINO A BERLUSCONI «COLLABORIAMO» - Sull’allarme rifiuti è tornato a intervenire il governatore campano Antonio Bassolino. «L’unica possibilità che abbiamo è legata alla collaborazione con il governo - ha detto in un’intervista a Repubblica -. Si deve far nascere un partito trasversale del sì, che finora è stato più debole del no». Anche se il rischio del caos rifiuti è di «una crisi a livelli inimmaginabili» Bassolino si dice «fiducioso». «Neanche a Berlusconi - sottolinea il governatore campano - interessa una destabilizzazione della situazione a Napoli». Per Bassolino, che nei giorni scorsi ha incontrato il premier, dai primi passi emerge che «lo spirito è giusto, lo stesso che torna utile al Paese col dialogo tra Berlusconi e Veltroni». La strada per uscire dall’emergenza, indicata da Bassolino, è quella di completare i termovalorizzatori, migliorare la differenziata e aprire le discariche «dando seguito a leggi e ordinanze».
* Corriere della Sera, 18 maggio 2008