Mentre l’immondizia nelle strade non è ancora stata smaltita il commissario europeo all’Ambiente avverte il governo: "Bisogna intervenire al più presto"
Allarme rifiuti, nuovo monito Ue
"Agire subito, o rischi per la salute"
A Napoli 75 roghi nella notte, in mattinata la città paralizzata da sciopero bus selvaggio
NAPOLI - Dopo un’altra notte all’insegna dei roghi dei rifiuti (almeno 75) a Napoli, e una mattinata all’insegna dello sciopero cittadino selvaggio dei bus, la Campania - e il governo italiano - ricevono anche un altro, forte monito dalle istituzioni europee, che in sostanza affermano: "Sull’emergenza immondizia bisogna agire subito".
L’allarme Ue. L’Italia deve agire subito per risolvere la situazione dei rifiuti a Napoli, per evitare peggiori conseguenze per la salute pubblica. E’ quanto sollecita il commissario all’Ambiente Stavros Dimas, per bocca della sua portavoce Barbara Hellferich. La Commissione ha deferito il 6 maggio scorso il nostro Paese alla Corte di giustizia europea, ma - secondo Dimas - "non possiamo aspettare la sentenza della Corte: le autorità italiane devono agire rapidamente per mettere fine ad una situazione che presenta alti rischi per la salute pubblica".
Roghi e tensioni. Mentre le strade sono ancora invase da cumuli di spazzatura e sono ancora evidenti le tracce degli incendi, la città questa mattina deve affrontare anche un’altra emergenza provocata da uno sciopero improvviso del personale dei trasporti pubblici. Gravi disagi per gli utenti che non sono stati informati del blocco che ha praticamente fatto sparire dalle strade gli autobus. L’adesione alla protesta è stata altissima, mentre le strade, specie al di fuori del centro cittadino, sono ancora invase da montagne di spazzatura in decomposizione, da cui si levano odori nauseabondi e nugoli di insetti.
Ancora incendi. Fino all’alba i vigili del fuoco hanno dovuto spegnere 75 roghi tra Napoli e provincia, alcuni dei quali di consistenti dimensioni, con la minaccia di essere attaccati con pietre e bastoni da bande criminali. Le tracce dei cumuli di rifiuti dati alle fiamme sono evidenti a Fuorigrotta, Bagnoli, Poggioreale, e nella la zona centrale occupata da banche e uffici, mentre la polizia è dovuta intervenire per rimuovere i numerosi blocchi stradali.
Rifiuti in strada. Il prefetto Alessandro Pansa dice che la situazione sta migliorando e che "in pochi giorni la città sarà ripulita". Ma l’immondizia continua ad assediare case e strade e la protesta, spesso strumentalizzata e forse guidata dalla camorra, continua a farsi sentire. L’ottimismo del prefetto deriva anche dalla decisione di far ripartire i treni che trasportano la spazzatura in Germania al costo (pesantissimo per le casse pubbliche) di 250 euro la tonnellata. Lo conferma l’assessore comunale alla Nettezza urbana, Gennaro Mola: l’obiettivo è di smaltire mille tonnellate di rifiuti al giorno. Intanto, cresce l’allarme sanitario: i medici e le loro organizzazioni segnalano i rischi (diossina, infezioni) che potrebbero derivare da questa crisi e chiedono di rafforzare i presidi sanitari.
Il Consiglio dei ministri. Mercoledì arrivano Berlusconi e ministri per la seduta napoletana dell’esecutivo promessa dal premier in campagna elettorale. Berlusconi ha un piano che prevede l’apertura di dieci siti per raccogliere i rifiuti in attesa di riuscire a portare a regime il sistema dei termovalorizzatori. Un piano che comprende anche l’uso dell’Esercito per ripulire le strade e, probabilmente, anche per difendere le discariche.
* la Repubblica, 19 maggio 2008.