Inviare un messaggio

In risposta a:
Il caso del mostro di Foligno

INDULTO A CHI HA UCCISO DUE BAMBINI.

Un commento di Davide Giacalone in un intervento a RTL 102.5
sabato 7 ottobre 2006 di Mauro Diana
I problemi della giustizia, che sono enormi, andrebbero discussi senza emotività. Se affronto il tema del “mostro di Foligno”, che ha ammazzato due ragazzini di 4 e 13 anni, cui si applica l’indulto, si diminuiscono tre anni di carcere, è perché qui si concentrano e riassumono guasti profondi, e per certi aspetti terribili. Primo fra tutti l’indulto. Non mi piace speculare sul fatto che il Tizio scarcerato per indulto sia tornato a rubare, giacché la recidiva non è nata con il (...)

In risposta a:

> INDULTO A CHI HA UCCISO DUE BAMBINI.

lunedì 9 ottobre 2006

Allarme per il governo. Pagnoncelli: in calo dopo l’indulto *

Un detenuto liberato grazie all’indulto«A luglio il 57% degli italiani, compresa una fetta di elettori del centrodestra, esprimeva un giudizio positivo sul governo: oggi quella percentuale è scesa al 41%». I numeri di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, hanno una loro ruvida chiarezza. E raccontano di una luna di miele che, prendendo a prestito un titolo di Roman Polanski, sembra essersi tramutata in luna di fiele. Con un chiaro imputato da mettere sul banco: l’indulto di fine luglio. Questo il crinale, dopo che l’esecutivo, con il decreto Bersani sulle liberalizzazioni e, in misura minore, la missione in Libano, aveva raggiunto il suo picco di consensi, riuscendo anche a sfondare verso gli elettori del centrodestra.

Pagnoncelli non ha dubbi e del resto si trova in buona compagnia: che l’indulto non sia andato giù, soprattutto tra gli elettori del centrosinistra, lo dicono altri esperti di rango, da Ilvo Diamanti a Nicola Piepoli. Indulto che, a quanto pare, non colpisce i partiti del centrodestra che pure lo hanno sostenuto. «C’è uno scontento trasversale soprattutto nei ceti popolari: non ci si aspettava che una proposta del genere passasse con un governo di centrosinistra», dice Pagnoncelli.

Ma non c’è solo questa, tra le cause della disaffezione: «Hanno pesato anche l’idea che si potessero toccare le pensioni, e le aperture sui diritti di cittadinanza per gli immigrati in un periodo, l’estate, caratterizzato da maggiori sbarchi e da una più larga quota di cronaca nera». Insomma: «Da tre anni tra gli italiani è in crescita una domanda di protezione, tutele, garanzie - spiega Pagnoncelli - E tutto ciò che non risponde al bisogno di sicurezza viene vissuto negativamente».

«Questo governo ha suscitato una forte aspettativa di miglioramento: sia delle condizioni complessive del Paese, sia delle condizioni individuali: ma se gli elettori non vedono segni concreti di miglioramento, allora scatta il pessimismo, la sfiducia, che poi sono le ragioni che hanno segnato la seconda fase della scorsa legislatura. Per questo il decreto Bersani era stato così apprezzato: perché si sono visti dei segni concreti di cambiamento nella vita di tutti i giorni, anche solo un passaggio in meno dal notaio o le medicine sui supermercati». «Al contrario - spiega ancora Pagnoncelli - molti giovani che hanno votato centrosinistra non hanno ancora individuato un provvedimento concreto a loro favore. D’altra parte è comprensibile che, ad esempio, una questione complessa come il cuneo fiscale abbia una capacità di presa sull’elettorato decisamente minore rispetto al Bersani».

Ma questa minore fiducia verso il governo ha effetti sulle intenzioni di voto? «Il centrodestra, nel proporzionale, registra ora un vantaggio di circa 3 punti percentuali», dice il numero uno di Ipsos. Dunque uno spostamento c’è stato, ma «non si tratta di un terremoto». Altro indicatore è il seguente: «Alla domanda su chi vincerebbe se si votasse oggi, il 52,5% risponde Cdl, il 47,5% centrosinistra». «L’Unione sostanzialmente tiene, il vantaggio della Cdl deriva da una riduzione del numero degli indecisi», spiega Pagnoncelli. Nel dettaglio, «nella maggioranza crescono Prc, Ds e Italia dei Valori, mentre tengono Margherita Verdi, Pdci e Udeur». A destra, invece, «c’è un aumento di Forza Italia e Udc».

Quanto alla Finanziaria, Pagnoncelli non registra un particolare scontento, quanto semmai «una polarizzazione sulla riforma fiscale in base alle preferenze elettorali». Dunque chi vota centrosinistra propenderebbe per la tesi dell’equità, mentre chi vota centrodestra pensa a una stangata. Ragiona ancora il sondaggista: «I cittadini che hanno votato per questo governo sono consapevoli che non si può realizzare tutto subito, ma chiedono un progetto preciso, un’idea di miglioramento da realizzare magari anche a tappe. Dunque, se oggi l’obiettivo è far quadrare i conti, quale sarà tra un anno? Che basi si pongono con questa manovra? Queste mi sembrano le domande cui il governo dovrebbe rispondere per recuperare consenso tra i "suoi" elettori».

E il partito democratico può aiutare? «La domanda diffusa tra gli elettori del centrosinistra, in particolare Ds e Margherita, è che si faccia e si faccia in fretta», dice Pagnoncelli. «La richiesta è quella di un soggetto in grado di modernizzare l’offerta politica, senza guardare troppo lo specchietto retrovisore. Sul tema della salvaguardia delle radici, dunque, gli elettori mostrano assai meno remore dei partiti». «Elettori e politica hanno tempi diversi», spiega ancora il presidente di Ipsos: «Questo non vuol dire che tra i militanti delle due forze politiche coinvolte non ci siano preoccupazioni: ma l’elettorato è molto più vasto e lancia una chiara domanda di innovazione».

*

www.unita.it, Pubblicato il: 09.10.06 Modificato il: 09.10.06 alle ore 14.59


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: