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Terra ... il pianeta della guerra?!

COREA DEL NORD: COMPIUTO IL TEST ATOMICO SOTTERRANEO . Registrata una scossa di magnitudo di 3,58 Richter, a nord di Pyongyang

lunedì 9 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] non c’è ancora alcuna conferma ufficiale del test atomico sotterraneo di questa mattina: l’unico elemento, oltre all’annuncio dell’agenzia centrale nordcoreana, è la scossa anomala registrata alle 10:36 locali (le 3:36 in Italia) nella zona settentrionale di Hamkyong, a nord della capitale Pyongyang: magnitudo di 3,58 per l’agenzia agenzia meteorologica sudcoreana e magnitudo di 4,2 secondo le rilevazioni dell’agenzia geologica statunitense [...] (...)

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mercoledì 11 ottobre 2006

Seul e Tokio negano che si siano stati nuovi esperimenti nucleari E Pyongyang avverte: "Nuovi test? Dipende dagli Usa"

La minaccia della Corea del Nord: "Pressioni Usa? Dichiarazione di guerra"

"Pronti al dialogo ma anche al confronto" . E il Giappone decide di inasprire le misure restrittive*

SEUL - Nessun nuovo test nucleare in Corea del Nord ma Pyongyang avverte: "I nostri futuri esperimenti dipendono dalla politica americana. Siamo pronti sia al dialogo che al confronto ma consideriamo le pressioni Usa come una dichiazione di guerra a cui rispondere con drastiche contromisure". Il ’numero due’ nordcoreano Kim Yongnam è netto: "Se gli Usa continueranno ad avere un atteggiamento ostile non avremo altra scelta che farvi fronte con passi concreti". Particolarmemente irritato dalla sanzioni sanzioni finanziarie imposte da Washington, Kim Yongnam ha affermato che, fino a quando esse resteranno in vigore Pyongyang non parteciperà alla trattativa internazionale a sei sui programmi nucleari del paese, che ha sede a Pechino ed è in stallo da quasi un anno.

L’ira della Corea del Nord. Ancora più nette la parole di un funzionario coreano che ha spiegato come la proclamazione di sanzioni nei confronti della Corea del Nord equivarrebbe alla stregua di una dichiarazione di guerra. Pur dicendo di parlare solo a titolo personale, il funzionario ha detto che "maggiori saranno le pressioni su di noi più elevato sarà il livello della nostra risposta". E dal Giappone arriva l’annuncio di un inasprimento delle sanzioni nei confronti del regime comunista. Le sanzioni dovrebbero prevedere il divieto per tutte le navi nordcoreane di attraccare nei porti giapponesi e il divieto di qualsiasi importazione ed esportazione tra Tokyo e Pyongyang.

Nessuno nuovo test nucleare. A smentire la realizzazione del secondo test nuclare in Corea del Nord sono stati sia la Corea del sud che il Giappone che hanno detto che non vi sono indicazioni di un secondo test fatto da Pyonyang. "Non posseggo informazioni circa segnali di un altro test atomico nordcoreano", dichiara il primo ministro nipponico, Shinzo Abe. E da Seul arriva la conferma: "Nessuna scossa sismica è stata registrata" dice il portavoce presidenziale Yoon Tae Young. "Non c’è stato nessun segno di un test nucleare", aggiunge Chi Heon Cheol, un alto responsabile del Centro di ricerca sui terremoti presso l’Istituto coreano di geoscienza e risorse minerarie. Il Centro era stato tra i primi lunedì a segnalare la scossa sismica attribuita al presunto primo esperimento nucleare nordcoreano.

Seul: "No ad azioni militari". La Corea del Sud è d’accordo per sanzioni economiche come risposta all’esperimento nucleare compiuto dal Nord lunedì scorso, ma è contraria a qualsiasi forma di azione militare. Lo ha dichiarato oggi in parlamento il primo ministro, signora Han Myungsook, esprimendo così indirette riserve sulle intenzioni nippo-statunitensi di sollecitare una risoluzione sanzionatoria dell’Onu che preveda la possibilità di un intervento armato.

Usa: "La Corea non rispetta gli impegni". Gli Stati Uniti non credono al successo di colloqui bilaterali diretti con la Corea del Nord, Paese che non hanno alcun piano di attaccare e invadere. Il segretario di Stato Condoleezza Rice ha illustrato l’approccio dell’amministrazione Bush nei confronti del "regno eremita" due giorni dopo il test nucleare in un’intervista alla Cnn. Ul segretario di Stato americano ha avvertito il regime di Pyongyang che non dovrebbe utilizzare il timore di un’invasione americana come "pretesto" per perseguire lo sviluppo di armi nucleari. "Gli Stati Uniti d’America - ha ribadito la Rice - non hanno alcuna intenzione di invadere o attaccare la Corea del Nord". Ma alla domanda se esista un’opzione militare per risolvere la crisi il segretario di Stato ha risposto: "Il presidente non elimina mai alcuna opzione dal suo tavolo". (11 ottobre 2006)

*

www.repubblica.it, 11.10.2006


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