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Il "logo" della "Sapienza" ... è diventato un "che rubino"!?

L’INCUBO NON E’ FINITO. MAGISTRATI PERICOLO PUBBLICO. POLITICA, GIUSTIZIA, COSTITUZIONE: FUORI DAL BERLUSCONISMO!!! Domande e riflessioni di Gian Carlo Caselli.

lunedì 8 ottobre 2007 di Federico La Sala
[...] penso che una buona bussola sia ricordare l’intreccio fra inefficienza organizzativa e tentativo di «governare i giudici» che ha contrassegnato la maggioranza di centrodestra della passata legislatura. Un intreccio indirizzato all’indebolimento della giurisdizione come garanzia del rispetto delle regole, nel quadro più generale della concentrazione del potere e della riduzione delle funzioni di controllo (cui era funzionale anche la riforma della Costituzione respinta dal referendum (...)

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> La Giustizia della POLITICA o la Politica della GIUSTIZIA? L’incubo è finito? Una ’domanda’ di Gian Carlo Caselli.

venerdì 10 novembre 2006

Per una politica più pulita ed onesta. Bisognerebbe avanzare una proposta di Legge Costituzionale d’ iniziativa popolare scritta a chiare lettere e irremovibile per gli aspiranti Parlamentari e Parlamentari, che preveda quanto segue:

Requisiti di ottima condotta civile e morale 1)- INELEGGIBILITA’ TEMPORANEA - Non possono assumere l’incarico Istituzionale di Parlamentare tutti coloro che al momento della richiesta di candidatura in un partito risultino semplicemente indagati, imputati o condannati con sentenza non definitiva per un reato non colposo, fino a quando vengono dichiarati innocenti con sentenza definitiva.

2)- INELEGGIBILITA’ A VITA - Non potranno mai assumere l’incarico Istituzionale di Parlamentare coloro che al momento della richiesta di candidatura in un partito dovessero risultare già condannati con sentenza definitiva per un reato non colposo e altresì chi ha anche beneficiato della prescrizione, della riabilitazione, dell’ amnistia o dell’indulto per reati non colposi.

3)- Se un Parlamentare, durante la sua carica istituzionale commette un reato non colposo deve essere giudicato dal Tribunale Penale Militare anzi che da quello Ordinario ed in caso di provata colpevolezza di applicare il Codice Penale Militare di Pace (quindi con pene molto più severe) e senza le solite scappatoie (attenuanti e condoni di pena). Esempio: se un Parlamentare becca una condanna a 4 anni di reclusione + interdizione temporanea dai pubblici uffici per un reato non colposo, la pena andrebbe obbligatoriamente raddoppiata e quindi portata da 4 a 8 anni di reclusione + interdizione che passa da temporanea a perpetua dai pubblici uffici + pignoramento a vita della pensione del 96 % a beneficio dello Stato, ineleggibilità a vita e esclusione di tutti i presenti e futuri benefici di Legge sulla pena inflitta.

4)- Divieto assoluto, solo per tutta la durata dell’incarico di poter assumere altri incarichi lavorativi con funzioni pubbliche o private. Per i trasgressori pena della destituzione immediata dall’incarico di Parlamentare.

5)- Obbligo di timbratura a ogni inizio, pausa e fine turno di lavoro del cartellino registra presenze ore di lavoro (data e ora di entrata e di uscita) maturate all’interno delle Camere per i Parlamentari. Per i trasgressori la sanzione va dalla multa del 40% di pignoramento dello stipendio mensile per 3 mensilità consecutive, sospensione dal servizio a tempo determinato senza stipendio fino alla destituzione immediata dall’incarico.

Infine vorrei che fossero anche aboliti per sempre l’Immunità Parlamentare e il Segreto di Stato.


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