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San Giovanni in Fiore, Gioacchino....

Per Verona, per il Convegno ecclesiale nazionale, dalla CALABRIA, finiti i lavori preparatori, sono partiti 72 delegati di dodici diocesi. Note sul documento di sintesi e sulla figura di Concetta Lombardo, scelta come testimone.

giovedì 12 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] nella sintesi regionale, due parole-chiave, che indicano efficacemente il vissuto dell’uomo e della donna calabrese di oggi: disagio e insieme. «Possiamo toccare con mano quotidianamente un disagio esistenziale, un disagio di vivere l’esperienza familiare, un disagio ecclesiale, relazionale, dei giovani, del lavoro. Un disagio relativo alla politica, un disagio che spinge a trovare nella mentalità dell’edonismo e del divertimento una motivazione di vita, un disagio sociale che è il (...)

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> Per Verona, per il Convegno ecclesiale nazionale, dalla CALABRIA, finiti i lavori preparatori, sono partiti 72 delegati di dodici diocesi. Note sul documento di sintesi e sulla figura di Concetta Lombardo, scelta come testimone.

venerdì 13 ottobre 2006

Appello per il Convegno ecclesiale di Verona 16-20 ottobre 2006

di Fausto Marinetti *

A Verona si riuniranno i rappresentanti della Chiesa ufficiale. E noi, Chiesa ufficiosa, dovremo subire di essere ignorati? I pastori se ne staranno al sicuro nell’ovile con la pecora ossequiente e chiuderanno fuori le 99? Non possiamo permetterci di disertare ciò che riguarda tutto il popolo di Dio. Senza di noi il banchetto non sarà completo. Cristo non è venuto per i malati, i pubblicani, le prostitute? Quanti di loro saranno invitati a Verona? Ci incombe l’obbligo di collaborare per dare voce ai gemiti dello Spirito, che soffia dove vuole, in alto e in basso, per purificarci dai nostri peccati.

1- Il figlio del falegname, povero con i poveri, accetterebbe l’esenzione-ICI, l’otto per mille, i finanziamenti agli oratori, lo stipendio dei cappellani militari e ospedalieri? Non sono risorse pubbliche sottratte ai depauperati della società? I favori di Cesare non ci rendono dipendenti e funzionali al sistema del do ut des?

2- Buoni cristiani in teoria, pagani nella pratica, impediamo a chi vuol “vedere” Cristo di riconoscerlo nelle opere? La nostra etica non è a servizio dei furbetti delle speculazioni finanziarie, di chi detiene capitali superflui e si spaccia per cristiano?

3- E’ lecito militare in partiti xenofobi, appoggiare politici divorziati, che si proclamo difensori dei valori della famiglia? E i movimenti ecclesiali, che mangiano alla greppia di governanti, che producono leggi ad personam, predicano il disimpegno sociale, sottraendosi all’obbligo delle tasse?

4- Come annunciare la legge dell’amore se si coltiva la cultura del benefattore e del beneficato, dell’assistente e dell’assistito, oscurando la giustizia con la carità? Tra chi sta sul piedestallo del potere economico, religioso, culturale e chi sta sotto non può esistere rapporto di parità quindi è impossibile un rapporto di amore.

5- Abbiamo fatto vedere ai conviventi la differenza tra la famiglia cristiana e quella non cristiana? Abbiamo educato le coppie ad accogliere gli abbandonati e le vittime del disagio sociale? Favoriamo la vocazione cristiana al comunitarismo?

6- Non è presunzione arrogarci il diritto alle radici cristiane dell’Europa? E le crociate, inquisizione, conquista delle Americhe, potere temporale, partito della Chiesa, connivenze con i politici di turno? E il compito della profezia e denuncia?

7- Contano qualche cosa i laici tenuti in stato di eterna minorità, sottomessi a diktat infallibili e morali misogine? La storia sospinge verso la partecipazione, il dialogo, il consenso. Solo in chiesa tutto è preconfezionato, precotto mentre il prete fa il suo monologo? Liturgie incolori e inodori, prediche innocue, pietismi alienanti. Se Cristo ci convoca come fratelli, perché tanta distanza tra prelati e fedeli? Perché privilegiare i consacrati come se gli sposati fossero sconsacrati?

8- Come coniugare papolatria e cerimonie spettacolari con il pugno di lievito, che si nasconde e perde nella farina? Come conciliare cattedrali sontuose, palazzi vescovili con la strategia della croce? Cristo si gloria di servire, rifiutando di essere un monarca, un capo di Stato. Non ha eletto per Stato una grotta, un Calvario?

9- I popoli depauperati del terzo mondo sono figli di un dio minore? O sono gli unici seguaci del giusto, che lo seguono sulla croce del debito eterno, trafitti dai chiodi della Banca Mondiale, dei popoli bianchi e cristiani del primo mondo, che impongono il loro modello di sviluppo e la globalizzazione della miseria?

10- Perché lanciare nuove crociate per difendere, in nome della religione, la vita che nasce, gli embrioni, ecc.? Il titolo di figli dell’uomo non ci basta? E la vita già nata ha meno valore? Gli sconfinamenti della fede nel campo delle scienze non si sono rivelati sempre perdenti?

11 - La morale sessuale sarà sempre patrimonio degli eunuchi per il Regno, sottraendola agli unici competenti, i coniugi? Le donne avranno mai cittadinanza?

12- Come non vedere i segni dei tempi nella rarefazione delle vocazioni, nel fenomeno dei preti pedofili, con l’amante, in cura dallo psichiatra, alcolizzati, ecc.? All’inizio la comunità designava il presbitero, che ha già superato le prove della vita.

13- Il prete può gestire i suoi beni come un signorotto qualsiasi? Può permettersi di “stare bene” mentre i suoi figli stanno male?

14- Ottomila preti con famiglia condannati al limbo della non-esistenza! E sono indotti a cambiare aria per non dare scandalo, non possono insegnare religione neppure all’asilo! Un apartheid non dichiarato in nome di quale carità?

15- E poi i temi sempre dibattuti da una parte, messi tra parentesi dall’altra: guerra e pace, commercio delle armi, disarmo mondiale, pena di morte, scontro di civiltà, conflitti etnici, governo mondiale, lavoro minorile, economie subalterne, ecc.

La creatività dello Spirito suggerisce di produrre proposte concrete, gesti profetici. Se “Green Peace” è in grado di produrre gesti clamorosi, perché noi che abbiamo la forza dell’impossibile (la fede) non siamo capaci di farci sentire con l’unica arma ammessa nella Chiesa, l’amore?


*

www.ildialogo.org, Venerdì, 13 ottobre 2006


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