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"Gomorra" Italica!!!

PUGLIA. 2006-2012: TARANTO non ha piu’ un soldo, nemmeno per seppellire i morti!!! Un ’resoconto della situazione’ (2006) di Attilio Bolzoni, con allegati aggiornamenti sul caso Ilva (2012).

sabato 18 agosto 2012 di Federico La Sala
[...] Quella che segue è la ricostruzione dei fatti che hanno sprofondato una città del Sud in un gorgo di debiti, il più grande dissesto finanziario di un ente locale dal fallimento della Napoli dei vicerè degli Anni Ottanta. Un buco di quasi 500 milioni, un sindaco rovesciato dagli scandali, stipendi d’oro che hanno arricchito un clan di burocrati, un prefetto nominato a governare quella Puglia diventata famosa per Giancarlo Cito, intruglio tra un guappo e un picchiatore nero che si era (...)

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> "Gomorra" Italica !!! PUGLIA: il Comune di TARANTO non ha piu’ un soldo, nemmeno per seppellire i morti!!! Un ’resoconto della situazione’ di Attilio Bolzoni

martedì 2 gennaio 2007
Non è solo Taranto a marcire nei debiti e nella corruzione dei politici locali, purtroppo è tutta l’Italia che esprime il peggio nella sua classe politica. I nostri politici sono, nella quasi totalità, dei corrotti che vedono nella cosa pubblica soltanto il luogo per arraffare per l’arricchimento personale, per gestire un potere basato esclusivamente sul clientelismo. L’Italia è l’unico paese in cui il falso in bilancio è depenalizzato, in cui chi ruba allo Stato e ai cittadini non rischia nulla, dove vi sono procedure di truffa legalizzate, dove si fanno leggi ad personam per evitare le condanne, dove si fanno indulti per scarcerare e annullare i processi dei colletti bianchi implicati in scandali nazionali, l’indulto non è a favore dei poveracci che molto probabilmente rientreranno in carcere ma è a favore di quelli che sono stati beccati una sola volta. Le ultime leggi sono servite soltanto ad allungare i tempi dei processi e a ridurre i tempi della prescrizione, leggi che non favoriscono i cittadini onesti ma i corrotti, i truffatori, i faccendieri e tutti coloro che scambiano la politica per affarismo. Purtroppo non c’è alternativa, i candidati da eleggere non li scegliamo noi cittadini ma i capi di partito che candidano coloro che possono garantire clientelismo, danaro, conoscenze particolari, influenze di lobbi. Sicuramente questi eletti non saranno degli onesti rappresentanti dei cittadini che li hanno eletti. Io mi chiedo a chi toccava vigilare sull’operato del Comune di Taranto, sulla corretta amministrazione della città. Di certo i cittadini non hanno questo potere. I cittadini di Taranto sono delle vittime, che hanno visto tradita la fiducia riposta nel Sindaco Di Bello. I politici che tradiscono la fiducia e le promesse fatte dovrebbero pagare soltanto per questo. Sicuramente la colpa della mancata vigilanza è dell’opposizione, del partito di appartenenza della rovina Di Bello, degli organi dello Stato preposti alla vigilanza. Ma nessuno di loro pagherà, a pagare saremo solo noi i cittadini di Taranto e tutti i cittadini italiani traditi da una politica che con i valori della democrazia non ha più nulla a che fare.

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