Inviare un messaggio

In risposta a:
"Gomorra" Italica!!!

PUGLIA. 2006-2012: TARANTO non ha piu’ un soldo, nemmeno per seppellire i morti!!! Un ’resoconto della situazione’ (2006) di Attilio Bolzoni, con allegati aggiornamenti sul caso Ilva (2012).

sabato 18 agosto 2012 di Federico La Sala
[...] Quella che segue è la ricostruzione dei fatti che hanno sprofondato una città del Sud in un gorgo di debiti, il più grande dissesto finanziario di un ente locale dal fallimento della Napoli dei vicerè degli Anni Ottanta. Un buco di quasi 500 milioni, un sindaco rovesciato dagli scandali, stipendi d’oro che hanno arricchito un clan di burocrati, un prefetto nominato a governare quella Puglia diventata famosa per Giancarlo Cito, intruglio tra un guappo e un picchiatore nero che si era (...)

In risposta a:

> ’Ambiente e Salute in Italia’: Taranto, rischio tumori noto già dal 1997. L’Oms: "Enti sapevano, non hanno fatto niente".

mercoledì 15 agosto 2012


-  Taranto, rischio tumori noto già dal 1997
-  L’Oms: "Enti sapevano, non hanno fatto niente"

Uno studio dell’organizzazione mondiale della sanità aveva rilevato aumenti del 39 per cento della mortalità per tumore nell’area jonica. Faberi: "Assenza delle amministrazioni con azioni appropriate durata anni" *

Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini non è il primo a richiedere l’aiuto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il monitoraggio della salute degli abitanti di Taranto. Già il suo predecessore Edo Ronchi ci aveva pensato, ma nonostante il risultato dello studio non fosse molto diverso da quelli che ora potrebbero portare alla chiusura dell’Ilva, non ci furono molte reazioni.

Il rapporto realizzato dal Centro Europeo Ambiente e Salute dell’Oms, che all’epoca aveva ancora sede a Roma, è intitolato ’Ambiente e Salute in Italia’, e dedica un capitolo alla città.

I dati esaminati vanno dal 1980 al 1987, e già in quel periodo avevano trovato per gli uomini un eccesso di mortalità per tumore del 10%, con punte per alcuni tipi di cancro, come quello della pleura, del 39%. Anche per le donne sono stati trovati eccessi di mortalità per tumore rispetto alla media regionale, soprattutto per la pleura e per il mesotelioma: "I dati di oggi erano emersi anche allora - spiega Michele Faberi, uno dei curatori insieme a Roberto Bertollini e Nicoletta Di Tanno, sempre dell’Oms - c’é stata un’assenza delle amministrazioni con azioni appropriate durata anni".

Lo studio ha trovato all’epoca una mortalità generale aumentata per gli uomini, dell’8% nell’area di Taranto, che comprendeva 4 comuni, che saliva all’11% nella sola città, mentre per le donne non era stato notato nessun incremento. La definizione di area ad elevato rischio ambientale era già stata ’guadagnata’ da Taranto nel 1990, mentre nel 1998 Taranto e Statte sono stati inseriti fra i primi 14 siti di interesse nazionale per la bonifica. Da un secondo studio dell’Oms tra il 1990 e il 1994, gli eccessi di mortalità sono risultati confermati, e in qualche caso come le malattie dell’apparato respiratorio sono addirittura peggiori.

Tutti i dati tra il 1995 e il 2002 sono poi confluiti nello studio Sentieri, più volte citato dallo stesso ministro Clini e utilizzato come base anche per la perizia che ha portato alla decisione del Gip di Taranto. Dai dati, pubblicati nel 2011 dalla rivista Epidemiologia e Prevenzione, era emerso nella zona "un eccesso di mortalità tra il 10 e i 15%".

* la Repubblica, 14 agosto 2012


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: