La morte rimane un mistero, se la guardiamo da umani. Apprendo adesso della morte di Andrea Parodi, cui mi lega un sentimento di immensa ammirazione. Ieri sera, cantavo per strada "Deo ti gheria". Ogni giorno Andrea è nei miei pensieri. Certo, sapere che ci ha lasciato mi addolora molto. Posso scrivere, però, che vedendo il mondo cogli occhi della fede, le cose m’arrivano diverse. E vorrei brevemente dirne. Non c’è fine. Vorrei comunicarlo anzitutto alla famiglia di Andrea, ai figli, alla (...)
Così come diceva Fabrizio De Andrè e come lui stesso ricordava nel concerto a tributo al grande poeta genovese:Non sei tu che scegli la terra è lei che sceglie te!!Così anche io da adolescente sardo più tardi da emigrannte ho sempre visto in Andrea(perdonate la confidenza) e dunque scelto che ciò che cantava veniva da un cuore puro,semplice,da un’onestà ed interezza che riconosco alla nostra amata terra.Troppi cantanti e musicisti si sforzano di trasmettere le "origini",per lui era diverso.Lui era il vento di Sardegna,il mare,la Fede di un popolo,l’umiltà del pastore sui monti,l’amicizia.Era un privilegiato,un prescelto,cassa di risonanza di un Dio che sempre più spesso viene abbandonato.Dopo Maria Carta è la seconda volta che mi sento orfano di un ideale,un esempio,un’anima buona,le mie origini.Chi vive nel cuore non può morire,chi vive nel Signore avrà la sua pace.Andrea da lassù ogni tanto manda un segnale ed aiutami a comportarmi da "sardo"vero.Un abbraccio
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