Caro Mele,
qui non si sta parlando di bontà e qualità del Psu. Si sta dicendo, invece, dell’attuazione. Poiché l’ha studiato, si interessi, data la sua spiccata propensione per la concretezza, della traduzione in pratica. Glielo dico serenamente, senza giugulare polemica. Vigilare sui lavori in corso vuol dire svolgere un compito utile alla società. La questione, o, se vogliamo, l’esortazione, era di chiedere numi al docente Giuseppe De Luca sulla congruenza esistente, nei fatti e non in ambito progettuale, fra la sua strutturazione complessiva e l’edificazione, assai rapida, stranamente, del teatro alle spalle dell’Abbazia florense. Il che, a ben vedere, non inficia il lavoro dell’architetto e accademico calabro-toscano, la cui valenza professionale è molto riconosciuta. Non v’è forse una profonda scollatura, intendo dire, fra l’opera di De Luca e la gestione amministrativa da parte dell’Ufficio tecnico? Mi scriva lei. In ordine, poi, all’ospedale, domandiamoci tutti che cosa si può fare per mantenerlo e cambiarlo, magari rinunciando a certi proclami di matrice sindacale, cosa, questa ultima, non a lei rivolta. Per ultimo, intorno alla sicurezza pubblica, interroghiamoci se, per caso, si possa affermare che esiste ed è ben tutelata nella di entrambi città ovvero se la componente politica non si pone il problema in termini realistici.
Con innata mansuetudine e cordialità di greco, sperando, io, d’averne anche parte di civiltà.
Suo Emiliano Morrone