Inviare un messaggio

In risposta a:
KOYAANISQATSI. LA VITA SENZA EQUILIBRIO. Life out of Balance ...

ITALIA. ALLARME MALA-SANITA’: 90 MORTI AL GIORNO PER ERRORI DEI MEDICI O CATTIVA ORGANIZZAZIONE

lunedì 23 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] secondo Venturini, si sta affacciando un nuovo tipo di errore, imputabile questo ai recenti cambiamenti del sistema, che tende a risparmiare nelle spese: "E’ quello che gli anglosassoni chiamano ’quicker and sicker’, cioé il dimettere precocemente il paziente (troppo velocemente, quicker), quando é ancora non stabilizzato (più sofferente, sicker)". Altri errori - secondo un elenco del Tribunale dei diritti del malato - sono provocati dalla somministrazione di farmaci sbagliati per la (...)

In risposta a:

> ITALIA. ALLARME MALA-SANITA’ ---- Lite fra medici, nuovo caso. Neonato in coma a Messina Il policlinico di Messina

lunedì 20 settembre 2010

IL CASO

-  Lite fra medici, nuovo caso
-  Neonato in coma a Messina

Il diverbio fra un ginecologo e il primario del reparto di ostetricia dell’ospedale Papardo ha ritardato il parto procurando al piccolo una mancanza di ossigenazione *

MESSINA - Un neonato è ricoverato in coma farmacalogico nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina, dove è nato, una settimana fa, dopo una lite tra due medici nel reparto di ginecologia dell’ospedale "Papardo". Il diverbio - come avvenuto lo scorso 26 agosto per il caso del piccolo Antonio Molonia al Policlinico 1 - è legato a diversità di vedute sulla scelta tra parto naturale e taglio cesareo per la puerpera 24enne, Ivana Rigano, già in avanzata fase di travaglio.

Due giorni fa la donna e il marito 34 anni, Nicola Mangraviti, hanno deciso di presentare una denuncia-querela ai carabinieri e il sostituto della procura, Anna Maria Arena, ha aperto un’inchiesta, al momento, contro ignoti. Già acquisite dai carabinieri le cartelle cliniche. Il neonato - nato di oltre 4 chili - è intubato e tenuto in coma farmacologico, nella terapia intensiva neonatale del Policlinico dov’è stato trasferito d’urgenza subito dopo il parto naturale al Papardo: proprio per le sue dimensioni il piccolo sarebbe rimasto incastrato, al momento di venire al mondo, e quei secondi di mancanza di ossigenazione avrebbe creato lesioni cerebrali, ma anche agli arti. Il parto è avvenuto dopo molte ore di travaglio della 24enne.

La puerpera, alla sua prima gravidanza, era in attesa del taglio cesareo deciso dal ginecolgo Rosario Pino quando sarebbe intervenuto il primario Francesco Abate ed il suo aiuto Saverio Eposito che avrebbero addiritura strappato i moduli del consenso già firmato dai genitori ordinando che si procedesse invece col parto naturale. I familiari di Ivana Rigano hanno reagito aggredendo il primario. La donna ha poi potuto partorire soltanto 4 ore dopo. Quando i familiari si sono resi conto delle sue gravi condizioni si sarebbero scagliati contro il ginecologo Rosario Pino, accusandolo di aver ritardato il parto.

* la Reèubblica, 20 settembre 2010


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: