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ITALIA. ALLARME MALA-SANITA’: 90 MORTI AL GIORNO PER ERRORI DEI MEDICI O CATTIVA ORGANIZZAZIONE

lunedì 23 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] secondo Venturini, si sta affacciando un nuovo tipo di errore, imputabile questo ai recenti cambiamenti del sistema, che tende a risparmiare nelle spese: "E’ quello che gli anglosassoni chiamano ’quicker and sicker’, cioé il dimettere precocemente il paziente (troppo velocemente, quicker), quando é ancora non stabilizzato (più sofferente, sicker)". Altri errori - secondo un elenco del Tribunale dei diritti del malato - sono provocati dalla somministrazione di farmaci sbagliati per la (...)

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giovedì 30 settembre 2010

COMUNICATO STAMPA

SANITA’: IL 28 SETTEMBRE IN SENATO LA PROPOSTA DI LEGGE CHE CANCELLA LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE DEL PERSONALE SANITARIO ANCHE PER COLPA GRAVE

CODICI: IL SERVIZIO SANITARIO E’ ALLA DERIVA: DAI SENATORI CHIAMATI AD ESPRIMERSI NESSUNO SCATTO DI INDIGNAZIONE

Dopo i recenti casi di malasanità di Messina, la magistratura siciliana apre un’altra inchiesta; nel registro degli indagati finiscono due medici palermitani della clinica Candela, con l’accusa di omicidio colposo per il decesso di un bambino nato morto. Due casi di malasanità a Messina, Matera, Roma, Padova, Torino ed ora Palermo, tutti avvenuti in sala parto; sei da agosto in cui le varie responsabilità dovranno essere accertate dalla magistratura. In Italia, le cifre degli errori commessi dai medici sono da bollettino di guerra. Ai decessi avvenuti in corsia per errori sanitari sono, poi, da aggiungere anche i casi in cui, per l’errore di un anestesista o di un chirurgo, viene seriamente pregiudicata la salute del paziente. Tutto questo costa allo Stato, e quindi ai contribuenti, qualcosa come 10 miliardi di euro ogni anno. E mentre in Italia i cittadini muoiono in ospedale, presumibilmente per carenza di adeguate pratiche sanitarie, il Senato proprio oggi, in maniera assolutamente bipartisan, discuterà il Disegno di Legge che cancellerà ogni responsabilità medica in seguito a malpractice sanitaria. Il secondo punto all’ordine del giorno che sarà trattato dalla 12^ Commissione Permanente è infatti: Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario e di qualità dell’assistenza sanitaria.

Dalle proposte dei vari Senatori si evince che:

• La struttura sanitaria può avviare azione disciplinare contro i dipendenti responsabili del danno qualora il fatto sia stato commesso con dolo o colpa grave. Solo in caso di dolo può essere avviata azione di rivalsa nei confronti dei sanitari responsabili; • la responsabilità civile per danni a persone causate dal personale sanitario medico e non medico, occorsi in una struttura ospedaliera pubblica o privata, è sempre a carico della struttura stessa; • le aziende ospedaliere e universitarie, le aziende sanitarie locali , (ecc ) sono responsabili dei danni arrecati ai pazienti, o da questi comunque subiti nel corso dell’erogazione dei servizi sanitari, a meno che non dimostrino di aver adottato tutte le misure idonee ad evitarli.

“Sorprende che, dopo i fatti di malasanità delle ultime settimane, da parte dei Senatori che sono chiamati ad esprimere un parere sul Disegno di Legge in questione, non ci siano ancora stati scatti di profonda indignazione - commenta il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli - “Con queste proposte di legge, medici ed infermieri non risponderanno più dei danni che causano ai pazienti in conseguenza di imprudenza, imperizia e negligenza, neanche dal punto di vista disciplinare. Questo Disegno di Legge vuole escludere la responsabilità anche per colpa grave. E, di fronte a questo processo, CODICI si indigna”.

Il CODICI ha infatti da vari mesi lanciato l’iniziativa “INDIGNIAMOCI - Ci scippano la salute e la dignità” diffusa su tutto il territorio nazionale per protestare contro il declino del Servizio Sanitario. Per questo chiediamo il contributo dei cittadini attraverso la condivisione di idee ed iniziative. I cittadini indignati possono contattare l’Associazione scrivendo a sportelloalcittadino@codici.org oppure sulla bacheca del gruppo Facebook “Ci scippano la salute e la dignità”.


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