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KOYAANISQATSI. LA VITA SENZA EQUILIBRIO. Life out of Balance ...

ITALIA. ALLARME MALA-SANITA’: 90 MORTI AL GIORNO PER ERRORI DEI MEDICI O CATTIVA ORGANIZZAZIONE

lunedì 23 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] secondo Venturini, si sta affacciando un nuovo tipo di errore, imputabile questo ai recenti cambiamenti del sistema, che tende a risparmiare nelle spese: "E’ quello che gli anglosassoni chiamano ’quicker and sicker’, cioé il dimettere precocemente il paziente (troppo velocemente, quicker), quando é ancora non stabilizzato (più sofferente, sicker)". Altri errori - secondo un elenco del Tribunale dei diritti del malato - sono provocati dalla somministrazione di farmaci sbagliati per la (...)

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mercoledì 31 agosto 2011

Giusto per quelli che dicono che la malasanità esiste solo al Sud... SVEGLIATEVI, al nord è anche peggio! Da ""Il Giornale di Vicenza". La responsabilità del decesso della neonata andrebbe attribuita al medico, che non avrebbe valutato correttamente nè le forti contrazioni della madre, quand’era giunta in ospedale attorno alle 9, nè l’emorragia che aveva subito dopo, intorno alle 10.30. Se la mamma fosse stata ricoverata prima, quella mattina, e non fosse stata invitata a tornare dopo le 13, la piccola sarebbe nata in buone condizioni, con un’ossigenazione piùche sufficiente. E invece è nata morta. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i periti incaricati dal tribunale di analizzare le cause del decesso e le eventuali responsabilità mediche in relazione alla morte di Noemi Panozzo, avvenuta il 23 luglio di un anno fa all’ospedale Boldrini di Thiene. È quanto emerso nella forma del cosiddetto "incidente probatorio "davanti al pm Claudia Dal Martello e al giudice Eloisa Pesenti, che aveva incaricato come periti il prof. Massimo Montisci dell’università di Padova e il dottor Gianfranco Fais. Sotto inchiesta per omicidio colposo ci sono il ginecologo Carlo Dorizzi, 36 anni, di Verona (avv. Giovanni e Giulio Manfredini) e le ostetriche Laura De Munari, 40, di Marano (avv. Lucio Zarantonello e Luisa Fiorentino) e Fabiola Fontana (avv. Francesco Antonelli), che avevano nominato come consulenti di parte i prof. Tagliaro e Franchi (Dorizzi), Cortivo e Grella (Fontana) e Dal Maso (De Munari). La parte offesa, i genitori di Noemi, Christina Taube e Francesco Panozzo di Roana (che sono assistiti dall’avv. Roberto Rigoni Stern), avevano nominato i prof. Rondinelli e Valsecchi. La mamma, dopo 40 settimane e 5 giorni di gravidanza, si presentò in ospedale alle 8.30 del mattino, come lei stessa ha ricostruito alla procura. Attese per quasi un’ora, poi fu sottoposta al tracciato; al termine fu visitata dal dottor Dorizzi che la assicurò dicendole che andava tutto bene, nonostante lei non si sentisse affatto bene. La invitò a tornare alle 13.30. Uscendo dal reparto di ginecologia del Boldrini, però, la mamma ebbe delle perdite di sangue, che macchiarono il sedile della macchina. Rientrò spaventata in ospedale, ma le fu detto che era normale e l’emorragia venne tamponata. Quindi attese fuori dal Boldrini, ma stava molto male e fece rientro alle 13. Venne messa sotto tracciato, fu eseguito un taglio cesareo d’urgenza ma la bimba nacque morta alle 14.30. Secondo il dott. Andrea Galassi, che eseguì l’autopsia, Noemi morì per asfissia. I periti del tribunale hanno confermato la circostanza, spiegando che si era staccata la placenta. Il distacco era iniziato dopo le 9, e si era concluso poco prima del cesareo. Per i prof. Montisci e Fais le valutazioni del dottor Dorizzi sarebbero state superficiali, la bimba si poteva salvare. Non solo: hanno evidenziato un problema organizzativo nella struttura ospedaliera, carente di personale nel reparto. Il primario in quei giorni era in ferie. Non vi sarebbero responsabilità invece per le ostetriche. Gli atti ora sono tornati in procura. Il pm dovrà valutare se chiedere e per chi l’eventuale rinvio a giudizio.

Diego Neri


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