Il sottosegretario Fazio: ’’Se non fosse un caso isolato andrei all’estero’’
Clinica degli orrori, medico incolpa vertici azienda
Davanti al gip milanese Curami sfila la metà delle dodici persone ai domiciliari che devono rispondere delle accuse di omicidio volontario e lesioni gravissime
Milano, 12 giu. - (Adnkronos/Ign) - Sono in corso gli interrogatori per sei dei medici agli arresti domiciliari per l’inchiesta che coinvolge la casa di cura Santa Rita di Milano ribattezzata la ’clinica degli orrori’.
Davanti al gip milanese Micaela Curami sfilano sei delle dodici persone agli arresti domiciliari che devono rispondere a vario titolo delle accuse di omicidio volontario e lesioni gravi e gravissime.
Intanto, i pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella ascolteranno in giornata altri quattro anestesisti della casa di cura chiamati a rispondere su alcune operazioni chirurgiche "inutili e dannose" secondo l’accusa.
Renato Scarponi, capo equipe del reparto ortopedia della Santa Rita punta il dito contro la direzione sanitaria della clinica ’degli orrori’. Il medico, ascoltato dal gip Curami, durante l’interrogatorio di garanzia ha risposto alle accuse di truffa al Servizio sanitario nazionale e lesioni gravi e gravissime che lo vedono da lunedì agli arresti domiciliari.
Scarponi ha scaricato la colpa sulla direzione sanitaria, rappresentata da Gianluca Merlano e Maurizio Sampietro, e su Francesco Paolo Pipitone, proprietario della casa di cura.
Marco Pansera, medico dell’equipe di chirurgia toracica della clinica, si è difeso durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Curami. Il medico ascoltato per circa un’ora ha sottolineato di non essersi reso conto di aver preso parte a interventi secondo l’accusa ’inutili e dannosi’ e che in cinque casi hanno portato alla morte del paziente. Secondo indiscrezioni solo nel momento in cui l’Asl ha presentato un esposto da cui poi e’ partita l’inchiesta il medico si sarebbe reso conto di interventi ’errati’. Il medico resta agli arresti domiciliari mentre ora nell’aula al settimo piano del Tribunale di Milano sono in corso altri interrogatori di garanzia.
Maurizio Sampietro, ex direttore sanitario della clinica Santa Rita di Milano, ha respinto le accuse durante l’interrogatorio di garanzia. Il medico, ha spiegato il suo legale Rosario Minniti, ’’ha riferito la verità e sottolinea che non ha nessuna delle responsabilità che gli vengono imputate’’ ribadendo di ’’avere svolto con puntualità i doveri a cui era chiamato’’.
Massimo impegno per garantire un futuro professionale ai lavoratori. E’ invece la promessa dell’Istituto clinico Santa Rita di Milano, che ha incontrato questa mattina i suoi dipendenti. "Oggi - si legge in una nota della casa di cura sotto inchiesta - la massima preoccupazione dell’azienda, oltre a garantire l’assistenza ai pazienti attualmente ricoverati, è la salvaguardia dei posti di lavoro dei propri dipendenti e collaboratori".
La vicenda della clinica degli orrori ha colpito lo stesso sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio. "Ieri mi hanno chiesto se, secondo me, quello della Santa Rita di Milano fosse un fenomeno singolo o generalizzato. Ho risposto che, nel secondo caso, andrei all’estero. Penso proprio sia un fenomeno isolato, almeno me lo auguro", ha detto Fazio, a margine dell’informativa urgente in Senato.