RAPITO IN AFGHANISTAN. APPELLO DELLA MOGLIE E DELL’UCOII
«Liberate Torsello senza condizioni»
di gu. ruo. (www.lastampa.it, 29/10/2006)
ROMA. «Liberate Gabriele Torsello senza condizione». L’appello, letto in arabo dal presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunitą islamiche in italia, Mohamed Nour Dachan, e in italiano da Silvia Heinrich, la compagna austriaca del fotoreporter salentino sequestrato in Afghanistan il 12 ottobre scorso, č stato ripreso ieri sera da Al Jazeera. «Vi imploro - si č rivolta Silvia, accompagnata dal figlioletto di quattro anni, ai sequestratori - di far tornare Gabriele alla sua famiglia. Lui č un uomo vero e trasparente, che ama l’Afghanistan, dove č andato per dar voce a chi non ha voce».
E’ dal primo momento che l’Ucooi ha chiesto la liberazione dell’italiano sequestrato. Sul suo sito, nei giorni scorsi, č stato pubblicato un appello (apprezzato dal ministro degli Esteri, Massimo D’Alema): «Nessuna giurisprudenza islamica consente il sequestro e la detenzione di persone che, pur trovandosi in terreno di guerra, ne sono del tutto estranei e, anzi, come nel caso di Kash Torsello, prestano la loro opera professionale per documentarne gli orrori, con l’intenzione di denunciarli e favorirne la cessazione».
I sequestratori non sarebbero taleban, che hanno chiesto la liberazione del fotoreporter convertito all’Islam. Potrebbe trattarsi di una banda di criminali locali.
Per l’italiano rapito si sono mobilitati anche i calciatori. Ieri e oggi tutte le squadra di serie A e B hanno indossato magliette di solidarietą con la scritta «Liberate Gabriele Torsello».