Il segretario della Quercia: "Riformiamoli e riorganizziamoli". "La Cdl ha intossicato il clima politico, usava ogni strumento"
Fassino: "Via i vertici dei servizi". Scontro con la Cdl: "Cerca la rissa"
Il vicepremier D’Alema: "Questi metodi devono essere stroncati" *
ROMA - "Bisogna dare corso rapidamente alla riforma dei servizi cambiando i vertici" sostiene il segretario Ds Piero Fassino, intervistato a ’Repubblica Tv’ sull’inchiesta di spionaggio fiscale. E il vice premier Massimo D’Alema rincara: "Metodi che devono essere stroncati".
Spiega Fassino: "La vicenda sollecita a dare attuazione ad un punto del programma dell’Unione che in due pagine spiega come l’Unione deve riformare e riorganizzare i servizi". Una tesi condivisa anche dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti che chiede una "bonifica di fondo" per evitare che l’utilizzo incontrollato delle intercettazioni diventi un "fatto patologico" serve una "bonifica di fondo". E il ministro per i rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, annuncia: La questione è all’ordine del giorno delle decisioni da assumere". Mentra da centrodestra, Maurizio Gasparri di An chiede "riforme ma non epurazioni".
Fassino poi sferra un duro attacco al centrodestra che considera responsansabile di aver creato "un clima di intossicazione della vita politica". "Non ci troviamo di fronte ad un episodio ma ad una catena di episodi che dimostrano che per la Cdl si poteva utilizzare ogni strumento nella battaglia politica" continua il segretario diessino. Parole che provocano la reazione del forzista Sandro Bondi: "Così si logora il tessuto democratico".
Fassino, inoltre, ammette che la riforma dei servizi "è una materia delicata in una fase in cui la sicurezza internazionale è insidiata dal terrorismo e quindi è stata una preoccupazione di governo ed un atto di responsabilità non fare nulla che destabilizzasse". Ora, però, alla luce della scoperta di spionaggio fiscale ai danni non solo di politici, "bisogna dare corso rapidamente alla riforma dei servizi, delineata nel programma dell’Unione, cambiando i vertici".
Per Silvio Berlusconi, invece,la vicenda dello spionaggio fiscale è solo "una bufala totale. Tutti quelli che hanno accesso ai dati anagrafici con curiosità vanno a guardare". Per il leader di Forza Italia il vero allarme è legato al decreto Visco-Bersani che "schederà tutti gli italiani saranno schedati". E a chi, nella maggioranza lo accusa di avere una responsabilità politica sullo scandalo dello spionaggio fiscale, replica ironico: "Rifaremo "Drive-in" con loro".
Infine una secca battuta sulla notizia secondo la quale palazzo Chigi avrebbe autorizzato i sequestri della Cia: "Non ne so nulla". (27 ottobre 2006)
*www.repubblica.it, 27.10.2006